Roma: “Resistere, resistere, resistere” come annuncia l’Ignaro Marino? |
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Venerdì 23 Ottobre 2015 16:10 |
«Mi dicono tutti resisti, resisti e allora resistiamo. Non molliamo». Così il sindaco dimissionario di Roma, Ignazio Marino, quello che ormai per molti è diventato l’Ignaro Marino, per via di quegli scontrini e giustificativi di spese di rappresentanza per pranzi e cene di cui non sapeva nulla. Intanto oggi è stata ancora una giornata di lavoro per Marino, che ha riunito la
Giunta. Subito dopo le sue dimissioni della scorsa settimana, il primo cittadino aveva chiesto ai membri del suo esecutivo di lavorare su atti e provvedimenti che potessero essere chiusi entri i suoi ultimi 20 giorni di mandato, che scadrà, salvo sorprese e ripensamenti, il primo novembre. E dal 2, tutti a casa. Ma forse no. D’altra parte non era stato a suo tempo il Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Milano Francesco Saverio Borrelli durante la stagione di Mani Pulite a coniare, il 12 gennaio 2002 all’inaugurazione dell’anno giudiziario, lo slogan «resistere, resistere, resistere»? Non siamo più a “Mani Pulite”, purtroppo, e siamo già a “Mafia Capitale”, ari-purtroppo. Potrebbe quindi ben resistere, il resistente Marino. Certo, non è più il fiore all’occhiello del suo partito, il PD sempre meno “resistente”, perché della “Resistenza” si è andato dimenticando qualche passaggio, recentemente. E allora può ben “resistere” Marino, o no? Non è forse per questo che, appena 24 ore prima di firmare le proprie dimissioni da sindaco, il 7 ottobre Ignazio Marino ha sottoscritto una polizza (1700 euro) per assicurarsi contro il rischio di eventuali danni erariali al Comune di Roma nell’esercizio della sua amministrazione (5 milioni di euro). Resistente e previdente, il mica troppo Ignaro Marino. A fare battaglie è meglio andarci ben protetti, se non proprio corrazzati. Ecco perché s’è assicurato. A che servirebbe, sennò, se non a “Resistere, resistere, resistere” come annuncia l’Ignaro Marino?
da montenovonostro |