Sono numerosi i presenti che al pranzo sociale di domenica scorsa nel ristorante della zona hanno ascoltato il tuo discorso pubblico, Memè. E riferiscono ora per le vie e piazze del paese che tu hai annunciato il prossimo arrivo dei migranti in paese, ma che il Comune non c’entra niente in questa storia. E’ vero, Memè, che hai detto così? Abbiamo provato a sentire più d’uno e tutti ce lo confermano. Allora abbiamo pensato di chiederlo a te e lo facciamo adesso. E’ vero, Memè, che hai detto così? O sì, o no. L’hai detto?
Aspettiamo da te di sapere esattamente che cosa hai detto su questo argomento, che interessa tutti in paese, non solo noi. Se davvero hai detto così, ci spieghi perché? Non c’entra niente il Comune se a Ostra Vetere arrivano i migranti? E chi c’entra allora? Non l’hai forse fatto fare tu quel comunicato sulla pagina di Ostra Vetere Comunità che dice testualmente: “Ostra Vetere | 12 h . Il Prefetto di Ancona Cannizzaro ha comunicato che, avendo l'Agriturismo Brignoni messo a disposizione della Prefettura e dell'Associazione Onlus "Incontri democratici" la propria struttura ricettiva, sono in arrivo, per essere alloggiati, alcuni nuclei familiari di profughi con minori a carico, provenienti dalla Nigeria”. L’abbiamo anche riportato testualmente nel nostro comunicato di sabato scorso con il quale abbiamo augurato agli arrivandi “benvenuti nel paese della cuccagna” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/29564-ostra-vetere-benvenuti-nel-paese-della-cuccagna). In quel comunicato abbiamo detto tante cose, ma una l’abbiamo omessa, lo confessiamo. L’abbiamo omessa intenzionalmente perché sarebbe stato un rimprovero e abbiamo preferito tacere. Ma adesso dobbiamo proprio dirtela: su quel tuo comunicato c’è una cosa che non ci piace, perché voi fate sempre così. Cercate sempre di scaricare ogni responsabilità sugli altri … sul Prefetto Cannizzaro … sull’Agriturismo Brignoni … sull’Associazione Onlus “Incontri democratici”… Troppi nomi, Memè. Voi personalizzate sempre i problemi: il Prefetto è Prefetto, l’Agriturismo è Agriturismo, l’Associazione è l’Associazione. Ma voi aggiungete sempre i nomi … Cannizzaro … Brignoni … Incontri democratici … Certo, noi non vogliamo insegnarti come dovresti parlare o scrivere. Ci mancherebbe altro. Però parlare o scrivere così ci pare sbagliato per chi ha una veste istituzionale come te. Chi porta una responsabilità così grande come quella di rappresentare e guidare una comunità, non può usare un linguaggio qualunque. Deve fare attenzione. Tu sei il rappresentante di una istituzione, non puoi fare come noi, che ti chiamiamo solo Memè: l’abbiamo sempre fatto ad eccezione delle lettere ufficiali in cui ti chiamiamo sempre, solo e soltanto sindaco, come doveroso, mai per nome. Perché tu sei ufficialmente sindaco. E se in tutte le altre circostanze ti chiamiamo Memè, lo facciamo proprio per farti sentire che differenza c’è ad essere chiamato per nome o per il titolo che porti: sindaco è sindaco. Ma noi ti chiamiamo Memè. Un po’ per amicizia (in verità non troppo ricambiata), un po’ per darti un esempio concreto di come ti stai comportando tu: non da sindaco. Tu sei il capo della sola maggioranza, come ti firmi nei comunicati. Quindi non sei il sindaco di tutti. E questo non va bene. Ecco perché ti chiamiamo Memè. Quando imparerai a comportarti da sindaco di tutti ti chiameremo sindaco, anzi Sindaco con la “S” maiuscola. Per adesso non possiamo proprio farlo. Perché? Ma proprio perché anche tu fai così quando parli. Ci metti i nomi, invece dei titoli. E noi facciamo altrettanto. Ma è sbagliato. Noi possiamo anche sbagliare, anche intenzionalmente, ma tu no. Non solo perché non devi, ma anche perché non è opportuno. Sottigliezze della politica. Che bisogna saper fare, se uno la fa, anche se è tanto difficile. Sennò si fa la fine del sindaco Marino, che non usa molte sottigliezze con i risultati che ottiene. E adesso ti spieghiamo perché bisogna fare attenzione anche alle sottigliezze, visto che abbiamo incominciato a dirtela papale papale. Se tu personalizzi mettendoci i nomi, gli interessati potrebbero sentirsi toccati personalmente, potrebbero metterla sul piano personale. Dai retta, Memè, quando le cose si mettono sul piano personale si mettono male. Anche per te. L’hai visto come ti si mette con la destra in paese, dopo le tue sfuriate iniziali. E ancora continui. Ne vedrai l’esito. Certo che il Prefetto non se la prenderà a male se lo chiami per nome. Ma sei proprio sicuro che Brignoni sia d’accordo nel sentirsi tirare personalmente in ballo da te? Brignoni ha una attività, rende un servizio, ha bisogno di pubblicità. Ma sei sicuro che è proprio di questa pubblicità che abbia bisogno, che gli faccia piacere essere indicato come responsabile per una faccenda pubblica che riguarda il Comune mentre il Comune dice di non entrarci niente, scaricandola su di lui? A noi, forse, una cosa così darebbe fastidio. E se ci pensi, forse darebbe fastidio anche a te. Ecco perché evitiamo di personalizzare le cose, quando si può fare a meno, salvo con te. Ecco perché firmiamo i nostri comunicati con il nome dell’associazione di cittadinanza attiva “montenovonostro”, anche se la prima cosa che abbiamo fatto è stata di depositare in Comune il nostro simbolo nella lettera ufficiale, che però è firmata anche personalmente dal nostro referente. Ecco perché in tutte le lettere ufficiali che ti scriviamo, indirizzandole al sindaco e non a Memè, mettiamo sempre il simbolo di “montenovonostro”, e le firmiamo anche come “montenovonostro”, seppure aggiungendo anche la firma personale del nostro referente, bene indicato chi è. Ma è l’associazione che ti scrive, che è fatta di più persone, anche se tu rispondi sempre alla singola persona e non all’associazione: è un errore. Non è la persona che ti scrive: è quello che rappresenta. Ma forse questo non lo capisci o non lo vuoi capire. E sbagli. Come hai sbagliato a tirare in ballo personalmente Brignoni, scaricando su di lui una “colpa” che certamente non ha. Noi difendiamo Brignoni e il diritto alla sua riservatezza, che tu hai calpestato tirandolo in ballo personalmente. Adesso ti abbiamo detto quello che pensiamo, papale papale, anche se la volta precedente l’avevamo taciuto per rispetto all’amicizia che nutriamo per te (in verità non troppo ricambiata) e per Brignoni. Ma stavolta no. Perché domenica scorsa al pranzo sociale al ristorante della zona hai detto che il Comune non c’entra niente con la storia dei migranti in arrivo. Allora, ce lo dici? E’ vero, Memè, che al pranzo sociale hai detto che il Comune non c’entra niente?
da montenovonostro |