Ostra Vetere: Noi vogliamo solo giustizia sociale e parità per tutti |
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Sabato 07 Novembre 2015 22:34 |
A un chiacchierone impenitente che fantastica improbabili successi dell’economia italiana, rispondono oggi concordi numerose fonti di informazione ben più titolate a fornire dati veri: l’Ufficio Studi della CGIA che segnala come il sistema tributario italiano sia frammentato in circa un centinaio di voci fra addizionali, accise, imposte, sovraimposte, tributi, ritenute. Troppe. L’Italia delle cento tasse fa pagare 8 mila euro a testa all'anno di imposte, importo che sale a
quasi 12 mila euro considerando anche i contributi previdenziali. Una enormità. E la serie storica indica che negli ultimi 20 anni le entrate tributarie pro-capite sono aumentate di 76 punti percentuali, molto di più rispetto all’inflazione che, invece, è salita del 47 per cento. La riduzione della pressione tributaria è necessaria e dovrà procedere in parallelo con il miglioramento del livello dei servizi e della loro qualità. In altre parole meno tasse e più servizi: solo così il paese potrà agganciare la ripresa e crescere su tassi in linea con quelli dell’area euro che, secondo le ultime previsioni della Commissione Europea, viaggerà ad un ritmo nettamente superiore a quello dell’Italia. Che rimarrà inesorabilmente indietro, nonostante gli strombazzi governativi sull’efficacia delle riforme, che nessuno capisce come possano aiutare l’economia se hanno riguardato solo le “deforme” istituzionali e la riduzioni delle garanzia sindacali. Addirittura l’ISTAT stima che siano circa tre milioni, l’11,7% del totale, le famiglie italiane in difficoltà con il pagamento delle spese per la casa, mentre tanti sono i nuclei familiari che nel 2014 si sono ritrovati in arretrato con il pagamento delle rate del mutuo, dell’affitto o delle utenze domestiche. Questi sono i dati che emergono dalla documentazione consegnata dall’Istituto Nazionale di Statistica al Parlamento, in occasione delle audizioni sulla legge di Stabilità. Altro che chiacchiere. La situazione è drammatica, tanto che addirittura il papa Francesco in piazza San Pietro, dove ha ricevuto in udienza i dipendenti INPS guidati dal suo presidente Boeri, ha dovuto dire: "Il riposo è un diritto che tutti abbiamo quando abbiamo un lavoro. Ma se la situazione è quella di disoccupazione, ingiustizia sociale, di lavoro nero, come io mi posso riposare?". E poi ha esortato, spiegando che "vostro difficile compito - ha detto ai dipendenti INPS - è contribuire affinché non manchino le sovvenzioni indispensabili per la sussistenza dei lavoratori disoccupati e delle loro famiglie". E ancora: "Non manchi mai l'assicurazione per la vecchiaia, la malattia, gli infortuni legati al lavoro. Non manchi il diritto alla pensione, e sottolineo: il diritto, perché di questo si tratta". Certo, un duro monito, inusitato da parte di un pontefice. Significa che la situazione è davvero al limite e sarà pur necessario porvi un rimedio serio. Ma non dirci, Memè, che il rimedio sta nel caricare ancora su questo nostro povero paese anche il peso del mantenimento di nuovi arrivati, che costano allo Stato 1.000 euro mensili, quando il Ministro del Lavoro Poletti boccia la proposta del presidente Boeri dell’INPS di erogare un bonus di sopravvivenza di appena la metà (500 euro mensili) agli ultracinquantenni che hanno perso il lavoro e sprofondano nella miseria, mentre i giovani non trovano lavoro e chiudono fabbriche e imprese che perdono le commesse, assegnato, anziché a loro, ai lavori socialmente utili degli extracomunitari in arrivo. Aiutare gli altri va bene, ma bisogna aiutare insieme anche i nostri. Memè, avevi detto che avresti voluto un trattamento prioritario per i nostri disoccupati e pensionati e solo dopo agli immigrati. T’abbiamo già detto che non siamo d’accordo con te su questo punto. Noi non vogliamo trattamenti prioritari o privilegiati per i nostri disoccupati e pensionati. Vogliamo solo giustizia sociale e parità per tutti. Ci dici invece che cosa stai facendo per garantire questo al paese? Che cosa hai chiesto nel frattempo al governo per Montenovo? Che cosa hai ottenuto? Noi vogliamo solo giustizia sociale e parità per tutti.
da montenovonostro |