Brutte nuove: un jet militare russo Su-24 sconfina dalla Siria e aerei turchi lo abbattono. Mica noccioline. Stizzita la reazione del presidente russo, Vladimir Putin, che accusa, sottolineando che il velivolo non aveva sconfinato, ha definito l'attacco una pugnalata alla schiena. Un atto "che avrà conseguenze tragiche". Ci mancava anche questa in un panorama internazione su cui già soffiano venti di guerra. Questa è una delle cose peggiori che potevano accadere all’interno di quella coalizione che già con grande difficoltà tenta una strada unitaria contro la terribile minaccia dell’Isis. Secondo l'esercito di Ankara sono stati due caccia F-16 a colpire il jet, che aveva violato lo spazio aereo turco nel distretto di Yayladag, nella provincia sudorientale di Hatay, e l'abbattimento è avvenuto solo dopo che il velivolo aveva ignorato 10 avvertimenti nell'arco di 5 minuti, in base alle regole d'ingaggio. Su quanto accaduto si è mossa anche la Nato con un vertice d'emergenza a Bruxelles. La riunione avrà scopo informativo e la Turchia non ha invocato l'articolo 4, che prevede consultazioni se viene minacciata "l'integrità territoriale, l'indipendenza o la sicurezza". Anche questo è un altro brutto segno: a che gioco gioca la Turchia?

da montenovonostro