Troppe tergiversazioni a proposito della lotta all’Isis. Secondo la cancelliera tedesca Merkel, l'Isis non va combattuto solo a parole ma anche con mezzi militari. Lo ha dichiarato a Parigi, durante una conferenza stampa congiunta con il presidente francese François Hollande. A chi si riferiva la Merkel, parlando di “parole”? Cioè “chiacchiere”, anche se ha usato il termine “parole” nel più felpato linguaggio della diplomazia politica? Avrà parlato del convitato di pietra, sistematicamente assente ai grandi incontri con la storia? L’avranno invitato il nostro presidente del consiglio dei ministri, che già nei giorni scorsi aveva detto che "L'Italia non è un Paese che si tira indietro, ma lo fa in uno scenario in cui non ci possiamo permettere una Libia bis perché le conseguenze che dovremmo pagare sono superiori a quelle che è lecito attendersi"? O la Germania e Francia, come fanno ormai da molti mesi, lo hanno messo da parte? O è stato proprio Renzi che non si è fatto vivo, temendo un coinvolgimento diretto in faccende che considera altrui? Proclamare il nostro paese che capo e guida del mondo intero, a parole, è facile, ma è ben altra cosa che esserlo davvero con autorevolezza.

da montenovonostro