Ostra Vetere: A volte è meglio ammettere l’errore, piuttosto che intestardirsi |
|
|
|
Lunedì 14 Dicembre 2015 19:46 |
Non passa giorno che la cronaca non registri più di un caso di eventi delinquenziali nella valle del Misa e del Nevola. E’ un susseguirsi, di furti e violazioni di domicilio ad opera di una malvivenza specializzata che da tempo monitora il territorio e coglie l’occasione giusta per introdursi nelle abitazioni e arraffare tutto quanto possibile: oro, soldi e oggetti di valore. E’ troppo. Non è più possibile tollerare simile situazione. Il primo dovere costitutivo dello Stato è quello di assicurare la difesa delle persone e dei loro beni, usando l’arma della giustizia. Difesa e giustizia sono i due cardini fondamentali dello Stato, ma di cui ormai i troppi delinquenti si fanno beffe a nostro danno. Sappiamo bene che la proposta prefettizia della
istituzione del “Controllo del vicinato” non è la soluzione risolutiva. Ma è comunque una soluzione ed è quello che da tempo “montenovonostro” sta proponendo, sulla scorta dell’iniziativa intrapresa dal vicino Comune di Castelleone di Suasa, oltre ad altri. Una iniziativa che, inspiegabilmente ha visto subito contrario il nostro sindaco. Scriviamo “inspiegabilmente”, sperando che il sindaco spieghi la sua contrarietà. Ma avvertiamo il sindaco Memè che già in giro più d’uno maligna e si domanda: “Che interesse ha Memè a non volere il Controllo del Vicinato? Non sarà mica perché è ideologicamente contrario alla difesa della proprietà privata? Sarà perché anche lui è rimasto all’epoca bolscevica quando si diceva che “la proprietà privata è un furto”? E, furto per furto, preferisce che a tenersi la proprietà privata siano i ladri delinquenti, piuttosto che i compaesani che l’hanno legittimamente acquistata con tanti sacrifici? Cioè, sta dalla parte dei ladri, invece che dei cittadini?”. Non ci crediamo, non vogliamo crederlo. Ma così potrebbero continuare a pensare i maliziosi che fanno simili affermazioni. E allora, per far cessare le malizie, c’è un solo modo per il sindaco: tornare indietro dalla sua posizione preconcetta e correre in Prefettura a firmare la convenzione del Controllo di Vicinato. Non c’è mica niente di male a correggersi quando si sbaglia, soprattutto quando si sbaglia con le cose degli altri. A volte è meglio ammettere l’errore, piuttosto che intestardirsi.
da montenovonostro |