Dall’Italia: Si salva la Boschi, e ti credo! |
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Venerdì 18 Dicembre 2015 17:34 |
Non passa alla Camera la mozione di sfiducia individuale presentata dai grillini del Movimento Cinque Stelle contro il ministro Maria Elena Boschi per conflitto di interessi. Il conflitto di interessi scatta per un amministratore quando delibera su argomenti nei quali ha un interesse personale. La stessa cosa che capiterebbe, per esempio se un sindaco ingegnere di un Comune si approvasse da solo i progetti che lui ha firmato. Non può, è “conflitto di interesse”. Cioè,
ha un interesse personale su cose che interessano invece tutti. Anche per il ministro Maria Elena Boschi i grillini avevano segnalato l’esistenza di un “conflitto di interesse” quando partecipava alla riunione del Governo che decideva sulla devastante situazione delle quattro banche decotte e “salvate” con il decreto cosiddetto “salvabanche” che, anziché salvare le banche, ha salvato solo i banchieri e affondato nella disperazione i piccoli risparmiatori che hanno perduto tutto in una notte sola. E tra le quattro banche “salvate”, “salvate” si fa per dire, il Governo ha “salvato” anche la Banca Etruria il cui vicepresidente era proprio il padre del ministro Boschi. Non conosciamo bene il problema scottante e complesso del più grave scandalo bancario degli ultimi decenni, né sappiamo se davvero esista o no un vero “conflitto di interesse” per la Boschi. Certo è che per una cosa ben più piccola, anzi insignificante e forse inesistente, il ministro Lupi si dovette dimettere. Ma la Boschi no. La Boschi non si tocca. Guai a toccare la Boschi. Aho! La Boschi è del PD, mica no! E il PD, lo sanno tutti, è il Partito Dimissionatico per gli avversari e Partito Difensore per i propri esponenti. Anzi, più che Partito Difensore è addirittura Partito Discolpante per i propri, e Partito Distraente e Destreggiante (addirittura), quando riesce a minimizzare e a trovare ogni cavillo possibile per destreggiarsi nel giustificare l’ingiustificabile, anche tra i perigliosi passaggi politici nei quali si dimostra davvero chi si è: Partito Dimostrante. Ma è tutto da dimostrare, oltre la ferrea logica dei numeri. L’aveva detto il ministro Boschi quando i grillini avevano presentato la mozione di sfiducia: “Andremo alla Camera e dimostreremo chi davvero ha i numeri”. Non la ragione, invocava la Boschi, ma i numeri. E il PD, Partito Dimostrante, l’ha dimostrato: con 373 voti contro 129 ha dimostrato chi è, anzi, ha addirittura distrutto gli avversari. Partito Distruttore. Mica è Lupi. Si salva la Boschi, e ti credo!
da montenovonostro |