Contro i “Punti nascita” cancellati, la protesta davanti alla Regione con l’invasione di carrozzine e passeggini in Consiglio regionale. Un centinaio di persone giunte dall'entroterra hanno presidiato lo spazio antistante la sede dell'aula consiliare per chiedere il salvataggio dei “Punti nascita” di Fabriano, Osimo e San Severino Marche, destinati alla chiusura a fine anno. In testa ai manifestanti i sindaci di Fabriano Giancarlo Sagramola, di Osimo Simone Pugnaloni, di San Severino Marche Cesare Martini, tutti del PD, e l'assessore di Sassoferrato Lorena Varani, tutti con la fascia tricolore. Pronto a «fare il referendum e a passare con l'Umbria» Sagramola: «mi sono candidato a sindaco perchè credo nelle Marche unite, dal mare alla montagna. Ma chi propone di smantellare il nostro ospedale non vuole tenere unite le Marche». E’ la solita storia: il PD che amministra ininterrottamente da decenni la sanità marchigiana non sente ragione e continua a penalizzare il territorio con le astruserie di una politica testarda, che si impunta a testa bassa e non vuole capire che la sanità è il primo servizio sociale alla popolazione, che reclama i servizi dove abita, non a cinquanta e più chilometri di distanza. L’incorreggibile retaggio massimalista del “centralismo democratico” di sovietica memoria continua ad aleggiare indomabile anche in casa PD e questo è il risultato. Noi che invece siamo per le autonomie locali non possiamo concordare con le scelte penalizzatrici del PD. Riteniamo infatti che abbia ragione il sindaco PD di Fabriano, Sagramola (ecco, noi riusciamo a dare ragione anche agli avversari quando hanno ragione davvero) che fa un discorso che non fa una piega. E anche noi, parafrasando le sue affermazioni che cadono a proposito anche della sciagurata decisione di impedire il ritorno della RSA a Montenovo, vogliamo dire al presidente PD regionale Luca Ceriscioli e al nostro sindaco Luca Memè che “Chi propone di smantellare il nostro territorio non vuole tenere unite le Marche”.

da montenovonostro