Dall’Italia: Chi più in alto sale, cade sovente precipitevolissimevolmente |
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Giovedì 24 Dicembre 2015 16:34 |
In un mondo assetato di soldi, anche la sinistra si converte al capitale. Eppure Marx l’aveva demonizzato e tutta la libellistica sinistrorsa l’aveva osteggiato: il “capitale”, il denaro, la ricchezza. Ma, caduto il muro di Berlino e la cortina di ferro, anche i compagni hanno incominciato a guardare con occhi concupiscenti al denaro, alla ricchezza, al capitale non più odiato. E’ proprio vero: non c’è peggior ghibellino di un guelfo traditore, a indicare che i transfughi, i pentiti, i nuovi adepti, usano
smodatamente i nuovi miti e i nuovi sogni. E la cupidigia, che un tempo si riteneva vizio capitale dei ricchi capitalisti, ha incominciato a serpeggiare anche a sinistra nella classe non più proletaria. Serpeggiare. E’ il termine giusto per definire la luciferina voluttà di sguazzare nell’oro, non importa di chi è. Si faceva forse scrupolo Paperon de’ Paperoni a nuotare nell’oro cumulato con ogni mezzo e ad ogni costo? E i Paperoni oggi li ritroviamo anche a sinistra, tronfi, gaudenti, pieni di sé e per niente memori di più antiche sobrietà: roba da PCI, mica da PDS, DS, PD. E in tutte queste trasmigrazioni ideologiche e terminologiche si scopre ora la miserevole condizione di tanti e troppi furbastri che sono riusciti ad azzoppare l’Italia e la sua economia, inventandosi banchieri, senza mai esserlo stati e senza averne meriti e capacità. La storia della parabola “bancaria” del PD è magistralmente narrata nell’articolo di Pino Di Blasio su “Quotidiano Nazionale”-“Il Resto del Carlino” dal titolo “Banche rosse, vent’anni di crac. I pasticci Pd: da Banca 121 alla scalata Bnl fino a Mps-Antonveneta” di oggi 24 dicembre 2015 (http://www.quotidiano.net/banche-fallite-1.1598353). Consigliamo vivamente di leggerlo, ci insegnerà a comprendere come, con i soldi dei risparmiatori truffati, anche nel PD chi più in alto sale, cade sovente precipitevolissimevolmente.
da montenovonostro |