Ostra Vetere: Adesso scoprono “buche” anche dove non ci sono |
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Giovedì 24 Dicembre 2015 18:10 |
Non sappiamo chi redige i messaggi della pagina facebook “Ostra Vetere Comunità”, che ci delizia adesso con qualche altra “chicca”. Pubblica infatti il seguente annuncio: “I lavori di rifacimento della pavimentazione e dei sottoservizi del Centro Storico, realizzati dall'Amministrazione Comunale e interamente finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dalla Multiservizi, sono stati costantemente monitorati dalla Soprintendenza Archeologica delle Marche nella persona della Dott.ssa Venanzoni. Come prevedibile, durante gli scavi in Piazza Battisti sono stati ritrovati diversi scheletri. In Piazza Don Minzoni e in Piazza Satellico sono invece venute alla luce alcune buche che, probabilmente, sono delle granaie o delle nevaie. Attualmente la Soprintendenza sta studiando i ritrovamenti in questione. Ulteriori informazioni potranno essere comunicate nel prosieguo dei lavori”. Ci incuriosisce una serie di affermazioni: “Come prevedibile, durante gli scavi in Piazza Battisti sono stati ritrovati diversi scheletri”. E’ quel “prevedibile” che a noi sfugge: quale “stròlligo” l’aveva mai proclamato? Chi è quel d’esso? Ma è soprattutto quel “venute alla luce alcune buche” che è tutto uno spasso. Buche? Dopo due anni e mezzo che documentavamo le tante e troppe buche sulle strade del paese, adesso che finalmente hanno incominciato ad attapparne qualcuna si accorgono delle buche anche dove non ci sono? In piazza Satellico non sono venute alla luce delle “buche”. Sono stati scoperti manufatti medievali che non sono certo “buche”, peraltro completamente ostruite come dimostrano le foto allegate. La proprietà di linguaggio non sembra
attributo essenziale del messaggio e del messaggero. Di cosa si tratta ce lo spiega molto meglio il Centro di Cultura Popolare sulla base di documenti inoppugnabili (per leggere basta cliccare sul link di seguito http://www.ccpo.it/centro-cultura-popolare/biblioteca/30449-ostra-vetere-foveae-o-fossarili-nella-piazzetta-dellabate), altro che “buche”. Che non sono nemmeno “delle granaie o delle nevaie”, come tutt’altro che propriamente vengono definite quelle “buche”. Parole dialettali, la prima siciliana o comunque meridionale e la seconda toscana, che niente hanno a che vedere nemmeno con il dialetto marchigiano, oltre che montenovese. Se non sapete fare, non v’avventurate. Chiedete a chi sa o chi può sapere. Certo, un po’ d’umiltà è difficile attendersi da chi caparbiamente misconosce le opere altrui. Ma intestardirsi nelle preclusioni e nelle discriminazioni verso associazioni non allineate è tipico della arroganza presuntuosa di chi pensa di poter “comandare” sempre e su tutto. La storia farà giustizia. Altro che adesso scoprono “buche” anche dove non ci sono.
da montenovonostro |