Ostra Vetere: Teneteveli voi i cammelli che vorreste imporci a forza |
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Sabato 09 Gennaio 2016 19:22 |
Due campane suonano a morto per l’autonomia comunale montenovese. Abbiano sentito rintoccare la prima campana di sinistra, suonata a quattro mani dall’onorevole anconetano PD Emanuele Lodolini e da alcuni sindaci PD della vallata, con la proposta di legge che costringe alla fusione “obbligatoria” dei Comuni per declassare Montenovo a misera frazione di qualche altro Comune circonvicino, sotto la minaccia ricattatoria di ridurci i finanziamenti
pubblici (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/30689-ostra-vetere-attenta-alla-identita-comunale-alla-liberta-sociale-e-allautonomia-istituzionale-senza-scampo). Gran brutto strumento tirannico e dittatoriale questo ricatto, che lede il principio costituzionale di uguaglianza di tutti i cittadini della Repubblica: fino a questo punto sa arrivare la brutalità di certe ideologie liberticide e antidemocratiche che vestono pelli d'agnello pur rimanendo i lupi che erano. E abbiamo anche sentito suonare a morto la campana di destra, con la comunicazione del consigliere regionale sanseverinate della Lega Nord Luigi Zura Punteroni che con le buone o, dopo sette-otto anni, anche con le cattive vuole imporci di “sposare” qualche altro Comune vicino. E’ la logica dell’economia globalizzata, dice (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/30714-san-severino-marche-sulla-fusione-obbligatoria-dei-comuni-ci-scrive-il-leghista-luigi-zura-puntaroni). Due campane che suonano all’unisono, da sinistra e da destra, motivate da sola convenzienza economica supposta (appunto supposta) che conferma quanto eravamo nel giusto noi quando, da subito, tre anni fa, abbiamo detto di non essere né di destra né di sinistra. Ma è ugualmente de profundis per Montenovo: esequie laiche globalizzatrici per un’anima popolare che non vuol morire adesso. Talmente aperte alla globalizzazione, le due lugubri campane di sinistra e di destra, da aver dimenticato tutte le battaglie combattute a difesa del principio internazionalista dell’autodeterminazione dei popoli cui non basta più, nella sua contrattura regressiva, la coperta corta delle battaglie antiviolenza in difesa delle donne e contro la pratica islamista dei matrimoni combinati e imposti alle figlie minorenni, costrette con la forza a matrimoni coatti in cambio di doti matrimoniali pagate con qualche cammello. E’ questo il caso che ora vorrebbero imporre alle comunità minori come Montenovo: un matrimonio combinato a ricatto, in cambio di qualche cammello economico nemmeno a vita, ma limitato appena a qualche anno di imbonito consenso o di forzata imposizione. A tradimento di ogni principio costituzionale di uguaglianza e del connesso dovere democratico di solidarietà per i più piccoli e svantaggiati. E’ il trionfo dell’invasione e degli invasori, che minacciano ritorsioni economiche sui renitenti e resistenti. E’ come l’imposizione della “Jizya”, la tassa di islamica memoria, che faranno pesare su chi non si converte alla nuova ideologia. Ecco come stanno reintroducendo in pratica le dottrine della sovranità limitata di bolscevica memoria e quella pangermanica di nazistica pratica anche nelle cose piccole piccole, come l’autonomia municipale. Ci opponiamo, al motto di “resistere, resistere, resistere” contro l’insorgente sfascismo, a difesa non solo e non tanto della lettera della Costituzione democratica e repubblicana, ma dello spirito che la anima (o quantomeno che la animava prima delle “deforme” che stanno introducendo e contro le quali annunciamo fin da ora il nostro deciso NO al Referendum costituzionale che verrà presto indetto): rimaniamo fedeli ai nostri tre pilastri ideologici di “Libertà, Autonomia, Giustizia”: libertà, autonomia e giustizia che non si vendono né per un piatto di lenticchie e tantomeno per un paio di cammelli. Non siamo delle vostre tribù, rifiutiamo simili matrimoni coatti: teneteveli voi i cammelli che vorreste imporci a forza.
da montenovonostro |