Dall’Italia: Siamo contro le “deforme” dell’ “uomo solo al comando” |
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Lunedì 11 Gennaio 2016 16:33 |
"Oggi quarto voto sulle riforme costituzionali: maggioranza schiacciante in attesa di conoscere il voto dei cittadini in autunno. Stiamo dimostrando che per l'Italia niente è impossibile. Con fiducia e coraggio, avanti tutta". Così il presidente del Consiglio dei ministri e segretario nazionale del PD, Matteo Renzi, commenta su facebook la riforma costituzionale. La Camera ha infatti approvato il ddl Boschi sulle riforme (“deforme”) istituzionali con 367 voti favorevoli,
194 contrari e 5 astenuti. Il testo tornerà ancora al Senato e ad aprile di nuovo a Montecitorio, dove sarà votato, senza possibilità di modifiche, nel suo complesso. A ottobre, come confermato dallo stesso Renzi, la riforma (“deforma”) costituzionale sarà sottoposta a referendum confermativo. Cosa comporta? Stop al bicameralismo perfetto; un Senato di soli 95 senatori non più eletti dal popolo ma dai Consigli regionali (21 sindaci e 74 consiglieri-senatori), più 5 nominati dal Capo dello Stato in carica per 7 anni) e con meno poteri legislativi solo su riforme e leggi costituzionali. I nuovi senatori godranno della stessa immunità dei deputati: non potranno essere arrestati o sottoposti a intercettazione senza l'autorizzazione del Senato. Nuovo Federalismo, con abolizione delle materie di competenza concorrente tra Stato e Regioni e alcune competenze strategiche riportate in capo allo Stato. La Camera sarà l'unica a votare la fiducia al governo. I deputati restano 630 e verranno eletti a suffragio universale, come oggi. Vengono cancellate dalla Costituzione le Province come atto necessario per abrogarle definitivamente. Abrogato il Consiglio Nazionale Economia e Lavoro, organo costituzionale secondo la Carta del 1948. Sono per il no tutte le opposizioni: Forza Italia, Lega, Sel, Fratelli d'Italia, Movimento 5 stelle e nasce il comitato per il no, che ha già le firme necessarie a richiedere la consultazione popolare sulla riforma (“deforma”), con le opposizioni che promettono: manderemo a casa Renzi. Coerentemente con quanto va dicendo da tempo, anche “montenovonostro” è contrario alle modifiche della Costituzione, che considera “deforme”, tutte proiettate a sottrarre ai cittadini l’arma del voto. Per questo al prossimo referendum voterà contro. Non tanto per “mandare a casa Renzi”, quanto per “salvare la Costituzione democratica e repubblicana” dal rischio di un “nuovo principato”. Perché siamo contro le “deforme” dell’ “uomo solo al comando”.
da montenovonostro |