Leggiamo esterrefatti la lepida noncuranza con la quale si annuncia sulla pagina facebook della Lista Civica di maggioranza, in risposta al Patto per Ostra Vetere di destra a proposito della febbre vera o presunta che avrebbe colpito il sindaco nei giorni scorsi, che “Il sindaco Luca Memè, al momento, sta benissimo e giovedì sera ha regolarmente partecipato al colloquio presso la sede dell'ordine degli ingegneri, nella quale gli sono stati consegnati i due documenti che aveva lasciato il vostro portavoce. Uno di questi è stato consegnato all'avvocato del sindaco per la predisposizione di querela”. Non sappiamo cosa mai ci sarà scritto di tanto grave in quel documento da far scattare la querela, né ci interessa più di tanto saperlo. Ci preoccupa invece la leggerezza con la quale si annunciano querele a destra e manca. E non è nemmeno la prima volta. Basta, gente. Non trasformate il paese in un tribunale perpetuo, non tornate al ventennio sfascista di nefasta memoria. Se avete qualcosa da chiarirvi fatelo a quattrocchi prima e solo dopo ditelo in pubblico, se a quattrocchi non è servito a niente. Ma non andate a dirvele le cose nell’aula di Tribunale. Il ricorso alla forza della legge è pratica diffusa in ogni dittatura. La democrazia non ha bisogno di denunce, ha bisogno di libertà di parola. Non trasformate il paese in un luogo rissoso dove tutti sono contro tutti a colpi di carte bollate. Lasciate il paese vivere in pace. Di liti ce ne sono già troppe. Non ne servono altre davanti ai giudici. Meglio che andate a fare una partita a briscola al bar. E ricordate: chi di spada ferisce …

da montenovonostro