Ci risponde subito l’onorevole PD Piergiorgio Carrescia al nostro comunicato dal titolo “Ancona: Ci aiuti lei che comprende il valore ineffabile dell'autonomia contro le fusioni” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/30895-ancona-ci-aiuti-lei-che-comprende-il-valore-ineffabile-dellautonomia-contro-le-fusioni). Non avevamo dubbi sulla sua capacità di cogliere nel segno dei nostri discorsi contro l’improvvida proposta della “fusione obbligatoria” dei Comuni piccoli. Lo ringraziamo per questo, convinti che quanto ci ha scritto possa costituire una buona base di approfondimento dello scottante problema. Ecco che cosa ci ha scritto: “Caro Fiorani, ho letto con attenzione il tuo Comunicato. Mi preme sottolineare che sul tema del riordino del sistema dell'A.P. il mio impegno è stato speso per favorire un ruolo autonomo e importante per l'Autorità Portuale di Ancona in quanto porto fondamentale nel traffico verso i Balcani e l'Oriente. Non è stata una difesa di campanile. Evidenziato in un OdG approvato dalla Camera che era fondamentale rivedere il sistema portuale fondandolo sui port-core, cioè quelli dei vari corridoi transeuropei. Quel criterio è stato assunto fra quelli prioritari e sono soddisfatto perchè non è un "piacere" ad Ancona ma perchè è la scelta migliore. Non entro nel merito della PdL dell'on. Lodolini perchè è solo una proposta del collega di Falconara ma non è una posizione del Gruppo parlamentare PD che sul tema non ha ancora mai discusso; per altro è al momento una delle migliaia di PdL giacenti in Parlamento e non è neppure fra quelle calendarizzate per cui mi sembra una discussione su un'ipotesi la cui traduzione in legge è ancora aleatoria; sono a mio parere perciò inutili le polemiche che ha sollevato. Personalmente sono convinto della necessità di razionalizzare il sistema dei Comuni non partendo dal "numero" o dalla sola dimensione demografica ma dall'efficienza che può essere raggiunta attraverso vari sistemi per mettere in sinergia le realtà attuali; vedo personalmente con maggior interesse una valorizzazione delle Unioni dei Comuni attribuendo funzioni maggiori e più cogenti di quelle di oggi, evitando imposizioni dall'alto e fusioni per decreto. Quest'ultima è una soluzione rispettabile ma che va approfondita perchè esistono situazioni territoriali diverse per dimensione, storia, infrastrutture, servizi ecc.. Di converso non condivido però la tesi che tutto deve restare com'è perchè "così è sempre stato": cambia la società, cambiano le Istituzioni e devono modificarsi anche le modalità con le quali si aggregano le comunità per erogare servizi efficienti ai cittadini. Non sempre autonomia ed efficienza vanno a braccetto come pure fusioni ed efficienza; senza fossilizzare lo scontro, per altro ora solo teorico e fuori da ogni ipotesi concreta di atti legislativi, penso che la discussione vada posta in altri termini: per i cittadini di un territorio, nel caso specifico, di "quel territorio", qual'è il livello di aggregazione sovracomunale per rendere i servizi ai cittadini più efficienti, economici ed efficaci? Per ritornare "in porto", il modello ipotizzato dal Governo, aveva ed ha una sua forte valenza di concretezza perchè risponde a questi criteri; la mia non è stata una difesa del campanile di San Ciriaco e del suo porto bensì di una soluzione nella quale l'autonomia dell'A.P. è funzionale a dare forza a tutto il sistema del medio-adriatico (da Pesaro ad Ortona), insomma un modo per coniugare autonomia, fusioni ed efficienza. Cordiali saluti Piergiorgio Carrescia". Ringraziando nuovamente l'onorevole PD Piergiorgio Carrescia per la pronta ed esauriente risposta, risponderemo prossimamente nel merito anche a lui, come abbiamo sempre fatto a tutti i parlamentari e consiglieri regionali che ci hanno scritto sull'argomento.

da montenovonostro