Ostra Vetere: Nemmeno Attila riusciva a fare simile deserto |
|
|
|
Martedì 09 Febbraio 2016 22:34 |
In tremila anni di storia Montenovo ne ha visti di tutti i colori: invasioni, guerre, pestilenze, terremoti, alluvioni, dittature, tirannie, carestie, e pure invasioni di fameliche cavallette. Ma la gente nostra è gente tosta e si è sempre rialzata: ha la schiena diritta e un cuore grande. E dopo ogni caduta si è sempre messa a sgobbare per rimediare ai disastri e migliorare ancora. Sempre. Senza scoraggiarsi, nonostante le avversità. Anche quelle impreviste e più gravi. E adesso non siamo messi bene. A poco
serve ripensare al bel tempo andato. Adesso siamo nei guai. Nemmeno Attila aveva lasciato dietro di sé un segno tanto tetro. Soprannominato flagellum Dei ("flagello di Dio") per quanto era feroce, dove passava lui non cresceva più l’erba, si diceva. Ma l’ha fermato un santo papa, San Leone Magno. Chi fermerà adesso quello che sta capitando a Montenovo? Anche se l’erba non dovrebbe più crescere sulle strade del paese, dopo la ripavimentazione, non è dell’erba che dovremmo preoccuparci, bensì di tutte quelle altre opere e servizi pubblici laboriosamente e pazientemente realizzati dai nostri antenati dopo ogni sventura e che adesso vengono via via a scomparire a Montenovo, che dobbiamo preoccuparci. Non dell’erba, quindi, ma è delle opere belle che lamentiamo la distruzione. San Leone Magno, libera nos Domine. Perché nemmeno Attila riusciva a fare simile deserto.
da montenovonostro |