Memè, Memè, comprendiamo che adesso hai cose più brucianti che ti occupano in maniera stringente e che ti avevamo già detto due anni e mezzo fa di scusarti per stornartele d’attorno. Non l’hai fatto e adesso ti rodono. Ma non è un buon motivo per glissare altri argomenti che ti abbiamo segnalato e che “bruciano” all’opinione pubblica: il crescendo di preoccupazioni e spaventi per i troppi casi che accadono quasi quotidianamente in paese o nei paesi vicini. Sono troppi i furti, troppe le aggressioni, troppe le circostanze in cui gente inerme è fatta vittima di violenze fin dentro la propria casa ad opera di delinquenti organizzati che studiano sistematicamente luoghi, persone e abitudini mediante telefonate petulanti e sopralluoghi organizzati con le scuse più incredibili: offerte di nuovi contratti di forniture di luce, gas o internet. Ti abbiamo scritto, sia per sollecitare l’adozione del progetto prefettizio di “Controllo del Vicinato”, sia per segnalare casi inquietanti di velate intimidazioni e indirette minacce. Certo, tu non sei una autorità di pubblica sicurezza, pensa qualcuno, o forse lo sei in virtù di tuoi compiti e attribuzioni istituzionali. Alla nostra segnalazione rispondi adesso così: “Telefonate sospette. In riscontro alla Sua nota pervenuta in data 05/02/2016 prot. n. 865 si comunica che con DCC n. 38 del 28/12/2015 è stata approvata all’unanimità la mozione del consigliere Codias per la stipula di un protocollo d'intesa con la Prefettura per il "Controllo di Vicinato” che si invita a consultare. Si ricorda che, per qualunque esigenza, i numeri 112 e 113 sono operativi 24 ore su 24 e che, anche in attesa del protocollo, qualunque cittadino può segnalare a qualsiasi ora eventuali situazioni sospette. Cordialmente, Luca Memè”. L’abbiamo già vista quella delibera e stai sicuro che la commenteremo, oh come la commenteremo, ma intanto commentiamo la tua deludente risposta: a te pare che basta il telefono contro i ladri in casa, eh, Memè?

da montenovonostro