Belvedere Ostrense: Tutta un’altra musica della minoranza rossa |
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Venerdì 11 Marzo 2016 17:01 |
Insiste la minoranza di sinistra al Comune di Belvedere Ostrense. Contro i rischi della nuova legge regionale sulle fusioni per incorporazione dei piccoli Comuni che farà scomparire Belvedere Ostrense allo stesso modo di Montenovo, non si capacita la minoranza belvederese e insiste a vedere tutto rosa, anzi rosso. E dice: “Morro D’Alba ha già approvato all’unanimità, nel corso del Consiglio Comunale del 25 febbraio 2016, l’inizio di un percorso che dovrebbe portare ad un referendum consultivo, con il quale i cittadini dovrebbero esprimere il loro parere pro o contro una ipotesi di fusione, o con i paesi limitrofi (San Marcello, Monsano, Belvedere Ostrense ) che decidano di aderire, oppure per fondersi con Senigallia, Comune confinante con il quale hanno già avuto contatti”. E aggiunge: “Il decreto legislativo 78/2010,
prevede che entro il 31-12-2016 nove delle dieci funzioni fondamentali (ufficio tecnico, urbanistica ,area contabile, ragioneria, servizi sociali, servizi demografici ecc.) siano gestite in forma convenzionata o associata, dai comuni con meno di 5000 abitanti. Per questo negli ultimi anni sono nate tante “Unioni” dei Comuni. Ma il passare del tempo ha dimostrato che la cosa funziona poco, si creano sovrastrutture, spesso “figlie di nessuno”, nel caso che ci riguarda poi, la nostra Unione dei Comuni è quasi paralizzata dalla assoluta incomunicabilità tra i diversi Amministratori!”. E infine: “La Maggioranza di Belvedere Ostrense, Sindaco in testa, è contraria all’ipotesi di una fusione, mentre il gruppo di Minoranza Consiliare, è convintamente orientato a “stimolare” l’Amministrazione Belvederese a NON rinunciare a priori e sedersi attorno al tavolo progettuale della fusione, per discutere e valutare con dati oggettivi l’interesse dei nostri Concittadini. E’ li che si gioca il futuro del nostro territorio! Siamo conviti di trovarci di fronte ad un momento storico, che deve essere gestito con coraggio e lungimiranza, NON possiamo permetterci di rimanere isolati, in nome di un anacronistico campanilismo, abbiamo il dovere di gestire le situazioni, piuttosto che subirle. E comunque pensiamo, che qualsiasi decisione si abbia in testa, l’ultima parola debba essere data ai Cittadini. Quindi quella di predisporre, anche a Belvedere Ostrense, le condizioni per un Referendum consultivo, sia una condizione irrinunciabile!”. Abbiamo riportato i passaggi essenziali del comunicato della minoranza che con mielose parole cerca di indurre la maggioranza a piegarsi alla “fusione” e ad accettare il Referendum “anche a Belvedere Ostrense”. E’ quell’ “anche” che preoccupa “montenovonostro”: poiché tre Comuni su quattro vorrebbero fondersi, nel referendum si vorrebbe trascinare “anche” il Comune che non vuol saperne. E tre su quattro faranno tutti i giochi, imponendo una scelta non condivisa il cui esito non lo spiegano adesso. Lo capiranno i cittadini a cose fatte, quando non ci sarà più niente da fare dopo un referendum “solo” consultivo e senza “quorum”, cosicchè la sinistra riuscirà a imporsi anche su chi non è d’accordo. Basta che si cambi. Come dico e scrivono insistentemente. Speriamo che Belvedere non abbocchi al canto mieloso delle sirene e intoni un canto possente e libero: tutta un’altra musica della minoranza rossa.
da montenovonostro |