Ostra Vetere: Quel ricorso al TAR che sospese tutto 2 giorni prima del referendum |
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Martedì 15 Marzo 2016 18:25 |
Sulla fusione dei Comuni abbiamo voluto sentire il parere di chi si è opposto al tentativo frettoloso di giungere a una fusione pasticciata, l’ex sindaco di Mombaroccio, il cui Comune ha rischiato di essere fuso con Pesaro, Massimo Muratori, che ci scrive così: “Scusa il ritardo ma motivi di lavoro mi hanno impedito di prepararti prima quanto richiesto, ti allego degli appunti che ho scritto al volo, spero ti siano utili ugualmente. ciao Massimo. Come già anticipato telefonicamente, questa sera non possiamo essere con voi perché abbiamo una riunione del nostro comitato. Colgo comunque l’occasione per spiegarti cosa è successo a Mombaroccio, e quali sono state le iniziative che abbiamo intrapreso per contrastare l’incorporazione con Pesaro. Ha avuto inizio tutto i primi di settembre quando il nostro sindaco è uscito con un articolo sui giornali dove esprimeva il desiderio di fondere per incorporazione il nostro comune con
quello di Pesaro, il giorno dopo gli rispondeva il sindaco di Pesaro dicendo che lui accettava di buon grado la proposta e sviscerava tutti i benefici che avrebbero avuto i due comuni con questa operazione. In un primo momento ci fu un po’ di sbandamento, dovuto soprattutto alla sorpresa, poi ci fu indignazione da parte di tantissima gente per aver appreso una proposta cosi importante senza fare nemmeno una riunione con i cittadini per sapere come la pensavano in merito. Arrivammo al 23 di settembre giorno del primo consiglio comunale con una sequenza di articoli sulle pagine locali dove ognuno esprimeva il proprio pensiero, ma senza concludere niente. Quando noi delle minoranze avemmo le delibere in mano capimmo subito quale era la strategia, i due sindaci era da mesi che avevano pianificato tutto con la regione e per fare più veloce possibile decisero di seguire le direttive della legge regionale 10/95, pensando che nessuno si fosse accorto che non era la legge giusta. Infatti questa legge è la legge di attuazione della legge 142/90 (riforma enti locali, relatore Ciaffi),oggi superata dalla legge Del Rio 46/2014 e precisamente il comma 130 dell’art. 1, la quale prevede al contrario delle vecchie leggi che i cittadini vanno sentiti tramite referendum consuntivo prima di avviare l’iter di fusione. Da questo punto siamo partiti con una contestazione più agguerrita e più precisa, abbiamo unificato le forze, le due liste di minoranza si sono unite al comitato di cittadini e alla fine di settembre l’abbiamo costituito ufficialmente con tanto di statuto e cariche elettive. Siamo andati ai consigli comunali dichiarando che l’iter che stavano seguendo andava contro le leggi nazionali, che prevedevano un referendum prima e non alla fine dell’iter come stabiliva la legge regionale. Non hanno voluto ascoltare, però la regione probabilmente aveva capito che qualcosa non andava e il 21 di ottobre ha fatto la legge 25 che di fatto aggiornava la legge 10/95 per adeguarla all legge Del Rio, facendo però una grave violazione con l’art. 4 che prevedeva norme transitorie per i nostri comuni . Subito contattammo un avvocato che ci suggerì di fare subito delle diffide in autotutela a comuni e regione per revocare tutte le delibere e leggi, non successe nulla allora facemmo quel ricorso al TAR che sospese tutto 2 giorni prima del referendum. Massimo Muratori".
da montenovonostro |