T’abbiamo detto ieri, Memè, il primo motivo per il quale “montenovonostro” non è e non sarà mai d’accordo con il tuo compagno di partito PD onorevole Emanuele Lodolini che ha proposto una legge che impone ai Comuni di fondersi obbligatoriamente fra di loro minacciando ritorsioni economiche, con un metodo di legiferare è tipico delle dittature: costringere sotto ricatto di mali maggiori. Orribile, agghiacciante. Nemmeno Hitler e Mussolini hanno mai fatto una cosa simile (pur avendone fatte di ben peggiori). Oggi, Memè, sempre premurosi, perché non vogliamo che tu faccia brutta figura domani sera nella riunione che hai convocato per parlare di sanità e di autonomia comunale, ti diciamo il secondo motivo, mentre stiamo andando alla conferenza a Belvedere Ostrense contro la fusione dei Comuni. Lo facciamo riportando pari pari il comunicato diffuso il 2 marzo dal Consiglio Regionale delle Marche a maggioranza PD, che riproduciamo nella foto a lato e che trascriviamo integralmente di seguito: “FUSIONE DEI COMUNI
PER INCORPORAZIONE: LA PRIMA COMMISSIONE APPROVA L'AGGIORNAMENTO DELLA LEGGE Il referendum consultivo dovrà essere indetto, oltre che su iniziativa dei comuni, anche se ne fa richiesta un decimo degli aventi diritto al voto. Il Presidente Giacinti: "E' un segno di apertura e di sostegno alle istanze che possono provenire dalle comunità interessate". La I Commissione affari istituzionali ha approvato a maggioranza nella seduta di oggi la proposta di legge a iniziativa della Giunta regionale sul riordinamento territoriale dei comuni. Le norme precisano alcuni aspetti interpretativi della legge nazionale (Legge Del Rio), non definiti nel precedente intervento legislativo di ottobre, sulla fusione dei comuni per incorporazione. Questo ulteriore aggiornamento individua i soggetti che possono esercitare il diritto di voto nel referendum consultivo comunale, ovvero i cittadini chiamati ad eleggere il Consiglio regionale, e demanda ai Comuni interessati l'indizione del referendum in una medesima data. I comuni devono in ogni caso indire il referendum se ne fa richiesta, in ciascuno di essi, almeno un decimo degli aventi diritti al voto. Si conferma inoltre che non è richiesto il quorum per la validità della consultazione, è valida indipendentemente dal numero dei votanti, e non può essere ripetuta prima di cinque anni dal precedente referendum. "Obiettivo di questa proposta - ha spiegato il presidente Francesco Giacinti (Pd) - è quello di risolvere alcune questioni operative nell'applicazione della legge Del Rio. L'aspetto più rilevante è l'aggiunta della possibilità di indizione del referendum propedeutico consultivo in ciascun comune, su richiesta del 10% della popolazione con diritto di voto. E' un segno di apertura e di sostegno alle istanze che possono provenire dalle comunità interessate, fermo restando ciò che prevede l'impianto normativo nazionale". (l.v.) Comunicato n.90, Mercoledì 2 Marzo 2016”. Ecco, Memè, non c’è bisogno di tante spiegazioni. Le capisci da solo. In sostanza, basta una esigua minoranza di fanatizzati “avanguardisti”, appena il 10% che sono una piccola parte di quel 40% e passa che hanno votato per il PD, che riusciranno a imporre la loro volontà a tutti gli altri. Si dovrà indire un Referendum e poi chi vota vota, anche solo quattro gatti, e loro imporranno la loro volontà a tutti gli altri. Non c’è “quorum”, non c’è maggioranza, non c’è più democrazia, diciamo noi, quando una sparuta minoranza di “avanguardisti” detterà legge alla stragrande maggioranza dei compaesani. Ma ti pare, Memè, che questa è democrazia? Altro che Partito Democratico il tuo. Questo è il Partiti Disfascista. Sfascia tutto a colpi di “avanguardie”. Noi lo sappiamo, la storia ce lo insegna, dove spesso vanno a parare le “avanguardie”. E rabbrividiamo al pensiero di quello che potrà succedere a Montenovo: invaso, soggiogato, sottomesso a quattro sfegatati compagni forestieri. Dio non voglia, Memè, che succeda una cosa simile. Sarebbe un disastro totale. Ecco perché ci prepariamo a votare NO al prossimo Referendum Costituzionale d’autunno. E’ da tempo che non andiamo nemmeno a votare, né ci andremo il prossimo 17 aprile. Ma non mancheremo a ottobre per votare NO. Basta con simili sfasci. Basta con gli sfascismi, basta con chi ci toglie la Libertà, l’Autonomia, la Giustizia civile e sociale. Basta con simili prepotenze politiche da dittatura imminente. Lo sai, Memè, che già si stanno preparando ricorsi per far dichiarare incostituzionale la proposta di legge regionale che il PD sostiene a tutta forza. Ma tu, Memè, difendi, se ce la fai, la Libertà, l’Autonomia e la Giustizia che invoca “montenovonostro”. Vorremmo sentirtelo dire domani sera, Memè. Intanto stasera andremo a Belvedere Ostrense, dove il Sindaco Piccioni terrà una riunione per spiegare per filo e per segno che cosa sono le due proposte di legge liberticide, antiautonomiste e sostanzialmente ingiuste che il tuo partito PD vuole assolutamente introdurre. Non farci questo danno, Memè, avendoti più sopra spiegato il secondo perché della difesa a oltranza dell’autonomia municipale.
da montenovonostro |