Ostra Vetere: Per non sapè’ né lègge né scrìve |
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Sabato 09 Aprile 2016 17:50 |
Un vecchio detto popolare dice che “per non sapè’ né lègge né scrìve, è mèjo gì’ a parlà’ col padrò’”. Quando un tempo c’era ancora tanta gente analfabeta, bastava la parola per farsi intendere. Purchè venisse detta al diretto interessato e non all’intermediario, quasi sempre il “fattòre”. Adesso che tutti sanno scrivere, pensavamo che bastasse farlo per stare apposto. Il giorno dopo dell’assemblea comunale del 31 marzo, il cui esito non ci è piaciuto affatto, abbiamo così scritto al sindaco, anche se era il 1° aprile ma senza per questo voler fare un “pesce”, chiedendo l’autorizzazione a tenere un pubblico comizio in piazza. Proprio così, abbiamo chiesto una “autorizzazione” e abbiamo anche chiesto che il Comune si facesse carico delle eventuali incombenze per la prevedibile “autorizzazione di pubblica sicurezza”, ritenendo
il sindaco investito della necessaria autorità “quale ufficiale di governo”. Non lo diciamo noi, sta scritto al comma 2 dell’articolo 4 dello Statuto comunale vigente, che disciplina i compiti del Comune per i servizi di competenza statale. Aevòja te ad aspettare la richiesta “autorizzazione” per tenere il comizio anche ai fini dei doveri di pubblica sicurezza. Anziché risponderci il “padrone”, ci ha risposto il “fattore” non per fornirci la “autorizzazione”, bensì solo per darci la “concessione” a installare la tribuna dei comizi. Nessuna “autorizzazione”, quindi, ma solo una modesta “concessione” che, a rigor di logica, avrebbe dovuto essere un atto amministrativo interno, visto che la tribuna non dobbiamo installarla noi, ma è il Comune che la fa installare dai propri dipendenti. Noi abbiamo chiesto una cosa ben precisa e il Comune ce ne dà un’altra. Siamo stati autorizzati o no? Non lo sappiamo. Sarebbe come se a qualcuno chiedessimo che ora è e quello, anziché guardare un orologio e risponderci a tono, guarda invece il calendario e ci risponde che è venerdì. A questo punto, “per non sapè’ né lègge, né scrìve” ci conviene rivolgerci al “padrone”, senza attendere altre sibilline risposte da “fattori” o “fattucchiere”. Ma al padrone vero, che è lo Stato e i suoi organi periferici, non certo a chi non sa fare il proprio lavoro e scambia fischi per fiaschi e orari per giorni. Per questo, previdenti, dopo aver scritto agli organi periferici dello Stato competenti per trasmettere loro copia della richiesta rivolta al sindaco, dopo l’arrivo della sibillina risposta comunale fuori tempo massimo abbiamo nuovamente scritto alle stesse autorità di Pubblica Sicurezza: “Alla Prefettura di Ancona - Alla Questura di Ancona - Al Commissariato P.S. di Senigallia - Alla Compagnia Carabinieri di Senigallia - Alla Stazione Carabinieri di Ostra Vetere. Per doverosa conoscenza e per l'ottenimento di ogni eventuale necessaria ulteriore autorizzazione, in allegato alla presente si trasmette copia del fax del Comune di Ostra Vetere, giunto con notevole ritardo, di pari oggetto e datato 08/04/2016 per la concessione dell'occupazione temporanea di suolo pubblico per lo svolgimento di un pubblico comizio fra le ore 10.30 e le ore 12.00 della prossima domenica 10 aprile 2016 in piazza della Libertà a Ostra Vetere per informare la cittadinanza sugli argomenti dell'autonomia municipale minacciata dai provvedimenti legislativi di fusione del Comune e sui servizi sanitari, le cui strutture locali sono in via di smantellamento. Non essendo esplicitamente citata la pur richiesta autorizzazione allo svolgimento, ma solo la concessione dell'occupazione temporanea di suolo pubblico, essa verrebbe considerata analogicamente sottesa e pertanto il comizio si intenderebbe autorizzato. Così riterrebbe il richiedente, seppure con ogni dubitabilità, poichè così gira ormai questo nostro misero mondo. Si fa riserva di provvedere ad ogni eventuale ulteriore incombenza che ci verrà segnalata. Anticipatamente ringraziando, si coglie l'occasione per porgere i migliori saluti. montenovonostro”. Speriamo che sia sufficiente, per stare nella regola, avendo interessato tutti, ma proprio tutti, dopo i farfugliamenti dell'amministrazione comunale: “per non sapè’ né lègge né scrive”.
da montenovonostro |