Da giorni e giorni tiene banco la bufera sul clamoroso scandalo della sanità marchigiana. Perquisizioni domiciliari, intercettazioni telefoniche, dimissioni annunciate, sospensioni minacciate e nove indagati dalla Procura di Ancona, sono solo l’inizio di quel che potrebbe ancora accadere. E’ tutto un turbinìo fragoroso di notizie sconcertanti che conclude una parabola in declino della sanità marchigiana. Chiusura di presidi ospedalieri, manifestazioni di protesta, tagli dei finanziamenti, riduzioni di servizi sembravano solo conseguenze dalle ristrettezze ormai croniche della finanza pubblica. Sembravano. E invece no. C’era dell’altro. Le ristrettezze non le creava solo la crisi. C’era di più. C’era e c’è un sistema distorto che la Procura definisce con parole durissime: associazione a delinquere. Ed è anche per una associazione a delinquere, attiva ormai da anni, da molti anni, che ci siamo visti chiudere strutture e servizi sanitari: prima l’Ospedale, poi la RSA, toccherà alla Guardia Medica e chissà a cos’altro. E’ troppo. Speriamo che la magistratura faccia presto il suo corso e metta la parola fine a questo scandalo della sanità, brutta pagina di storia dimenticabile.

da montenovonostro