Corinaldo: Ognuno è libero di battere la bocca come vuole, purchè non la faccia battere anche agli altri |
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Mercoledì 11 Maggio 2016 21:00 |
Ci sorprende non poco l’annuncio dell’iniziativa odierna del PD di zona che, a Corinaldo, riunisce i suoi quadri dirigenti locali su un argomento dal quale dissentiamo totalmente: l’autonomia comunale messa in pericolo dalle iniziative dello stesso PD. Annuncia infatti che “Mercoledì 11 maggio con un incontro a Corinaldo alle ore 21.00, partirà il tavolo tematico organizzato dai circoli Pd delle valli Misa e Nevola sul tema, quanto mai attuale, del futuro amministrativo del territorio”. E dice anche che: “Nato su iniziativa
del circolo Pd di Corinaldo, il progetto coinvolge tutti i circoli del territorio (Trecastelli, Ostra, Ostra Vetere, Serra de’ Conti, Arcevia, Castelleone di Suasa, Barbara, Senigallia) e si articolerà attraverso tre incontri che verranno effettuati a Maggio, Giugno e Luglio. Una risposta concreta al processo di modernizzazione delle forme amministrative del territorio italiano a cui si sta assistendo da alcuni anni”. Tutto questo poiché: “La riforma delle province infatti ha lasciato un vuoto di riferimenti per quei Comuni troppo piccoli per sopperire ad esigenze che prima venivano soddisfatte collegialmente attraverso gli strumenti amministrativi provinciali e al contempo sono sorte nuove forme amministrative, in parte proprio per sopperire a questi rallentamenti. Unioni comunali, Consorzi e fusioni”. Si accorge ora, il PD, che la “deforma” delle Province ha lasciato un vuoto di riferimenti. Embè? Non poteva pensarci prima di “deformarle? Deve sempre fare come con la sanità, “deformata” a getto continuo più e più volte perché ogni volta che annunciava una “deforma” risolutiva poi si accorgeva a cose fatte che non andava e bisognava “deformare” ancora, e ancora, e ancora, fino a farci ritrovare come siamo? Non è bastato con la sanità, che adesso ricomincia con le Province? E non gli basta ancora, perché vorrebbe ricominciare di nuovo anche con i Comuni? Afferma che questo è: “Un obiettivo che spetta al Partito Democratico, quale unica forza politica strutturata ed organizzata sul territorio, tentare di raggiungere e che ambisce anche a superare le storiche divisioni territoriali, coinvolgendo nella costruzione di questa prospettiva comune anche la Valle del Cesano”. Oddio, si arroga un primato politico che, per come è ridotta la politica oggi appare francamente tutt’altro che invidiabile e non gli basta nemmeno trattare dell’ambito ex-provinciale, ma deborda anche oltre-Cesano, chiamando a relazionare gente da fuori zona? Già si prepara a quando di gente da fuori zona ce la manderà non più a relazionare, ma addirittura ad amministraci da fuori? Infatti ripeterà la riunione il 13 giugno per parlare di unioni e di fusioni e infine l’8 luglio per coinvolgere gli amministratori e sindaci delle Valli Misa e Nevola al fine di elaborare una proposta progettuale comune. Che il PD sia, come dice, “unica forza politica strutturata ed organizzata sul territorio” non per questo deve ritenersi unica depositaria del diritto di disporre delle cose di tutti. Infatti ognuno è libero di battere la bocca come vuole, purchè non la faccia battere anche agli altri.
da montenovonostro |