Ostra Vetere: E’ il fascismo che ha anticipato il PD o il PD che copia adesso il fascismo? |
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Sabato 11 Giugno 2016 22:29 |
Non ci rassegneremo mai a vedere Montenovo invaso da amministratori forestieri. Lotteremo fin quanto potremo contro le “deforme” che ci vuole imporre il PD, facendoci perdere il bene civile più prezioso che abbiamo: l’autonomia comunale. I nostri più lontani antenati l’hanno meritata fin dai secoli bui del Medioevo ed ora il PD vuol farci tornare nel buio delle dominazione forestiera fondendo il Comune. Al PD “fuso”, che vuole renderci “fuso” anche il Comune, diciamo NO. Contro la fusione per incorporazione dei
piccoli Comuni o, peggio, la fusione obbligatoria sotto ricatto che vuole il PD abbiamo detto, diciamo e diremo solennemente NO. Lo diremo anche votando NO al prossimo referendum d’autunno sulla “deforma costituzionale” che, accoppiata alla “legge elettorale Italicum”, consegnerà il Paese ad un partito solo, ad un uomo solo al comando. Non è questa la Libertà cui aspiriamo, non è questa l’Autonomia che vogliamo, non è questa la Giustizia cui abbiamo diritto. NO, quindi, a chi ci nega tutto questo. NO a chi nega le tante patrie libere rappresentate dalle tante cinte murarie cittadine, libere e autonome, che sono i Comuni, anche quelli piccoli sotto i 5.000 abitanti, come Montenovo. Perché ricordiamo anche un’altra cosa. Un esperimento di soppressione dei piccoli Comuni è stato sperimentato novant’anni fa dal fascismo: decine e decine di Comuni sono stati soppressi allora, all’insegna di una idea di grandezza di marca imperiale romana che naufragò insieme al fascismo, travolgendo tutto. Con la Libertà repubblicana, democratica e costituzionale, tornarono le Autonomie anche per i piccoli Comuni soppressi dal fascismo. Furono in tanti anche nelle Marche: ce lo ricorda da internet Wikipedia, l’enciclopedia informatica libera (https://it.wikipedia.org/wiki/Comuni_d'Italia_soppressi). Nella Provincia di Ancona i Comuni soppressi dal fascismo furono: Montesicuro, aggregato nel 1928 al comune di Ancona; Paterno d'Ancona, aggregato nel 1928 al comune di Ancona; Rosora e Mergo uniti nel 1928 nell’unico Comune di Rosora Mergo e poi ricostituiti autonomi dopo la Liberazione nel 1946; Falconara Marittima smembrato nel 1928 fra i Comuni di Ancona e Chiaravalle e ricostituito Comune autonomo solo dopo la Liberazione del 1948. Nella Provincia di Macerata il Comune soppresso dal fascismo fu Porto Civitanova, aggregato nel 1938 al comune di Civitanova Marche. Nella Provincia di Pesaro e Urbino i Comuni soppressi dal fascismo furono: Candelara, aggregato nel 1929 al comune di Pesaro; Fiorenzuola di Focara (già Fiorenzuola), aggregato nel 1929 al comune di Pesaro; Frontone e Serra Sant'Abbondio uniti nel 1928 nell’unico Comune di Frontone Serra e poi ricostituiti autonomi dopo la Liberazione nel 1946; Ginestreto, aggregato nel 1929 al comune di Pesaro; Novilara, aggregato nel 1929 al comune di Pesaro; Pozzo Alto (già Pozzo), aggregato nel 1929 al comune di Pesaro; Sorbolongo, aggregato nel 1928 al comune di Sant'Ippolito. E se alcuni Comuni tornarono autonomi dopo la Liberazione, per altri non ci fu più nulla da fare dopo la soppressione fascista. Ci farà fare la stessa fine oggi il PD? Una domanda sorge spontanea: è il fascismo che ha anticipato il PD o il PD che copia adesso il fascismo?
da montenovonostro |