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Home Comunità montenovonostro Roma: Dice D’Alema: “Voto no alle riforme”
Roma: Dice D’Alema: “Voto no alle riforme” PDF Stampa E-mail
Mercoledì 22 Giugno 2016 16:02

Roma Dice DAlema Voto no alle riforme”Difficile essere d’accordo con D’Alema, ma stavolta siamo con lui. Commentando la sconfitta del PD alle elezioni amministrative, l’ex presidente del consiglio dei ministri D’Alema, rivolgendosi a Renzi, definisce la nuova legge elettorale 'Italicum' una "robaccia". La riforma di Renzi “peggiora le cose, perché riduce gli elementi di controllo democratico e trasforma il Parlamento nella falange di un capo”. Dice anche che sui media "c'è una pressione fastidiosa che esercita questo governo come nemmeno ai tempi del Cavaliere" e che il premier non si accorge di cosa succede "nemmeno a Sesto Fiorentino". Per D’Alema “serve una figura che si occupi del PD a tempo pieno. E serve una direzione collegiale. Il partito è stato volutamente lasciato senza guida”. “Renzi dovrebbe cambiare”. La speranza di un cambiamento del premier “è l’ultima a morire”, aggiunge D’Alema, “ma non mi pare una persona orientata a tenere conto degli altri e neanche della realtà; neanche di quelle più prossime, visto che abbiamo perso a Sesto Fiorentino“. Il Lìder Massimo usa i suoi soliti strumenti: i toni sono ruvidi, vince il sarcasmo, al limite dello sprezzo. “Non si è limitato a rottamare un gruppo dirigente, sta rottamando alcuni milioni di elettori”, con la tesi per cui “abbiamo perso perché avevamo molti vecchi”. Poi la notizia che D’Alema voterà no al referendum costituzionale: “Voto no alle riforme, sono peggio di quelle di B”. Erano meglio le riforme di Berlusconi, dice. Il no è fondato su ragioni “non sono molto diverse” da quelle per cui votò No, nel 2006, alla legge di Berlusconi. “Per certi aspetti era fatta meglio – dice D’Alema – Anche quella prevedeva il superamento del bicameralismo perfetto e la riduzione dei parlamentari. Ma riduceva anche i deputati. E stabiliva l’elezione diretta dei senatori; non faceva del Senato un dopolavoro”. E dà un consiglio a Renzi: “È stato un gravissimo errore personalizzare in chiave plebiscitaria il referendum, inviterei Renzi a dire che resta comunque; proprio come dopo la sconfitta alle amministrative”. Ecco, è per tutto quello che dice D’Alema che oggi siamo d’accordo con lui. D’accordo anche con l’invito a non dimettersi dopo le amministrative, nemmeno se perde anche il referendum d’autunno. L’abbiamo detto tante volte: noi siamo contrari alle dimissioni, salvo casi di forza maggiore. Fuori da questi casi, chi è stato eletto per assolvere un mandato deve portarlo a termine, succeda quel che succeda. E’ vero che su questa granitica convinzione ci sorge più di un dubbio a proposito di Renzi: perché chi mai l’ha eletto? E’ tuttavia positivo quel che dice D’Alema: “Voto no alle riforme”.

da montenovonostro

 

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