Dall’Italia: NO al referendum dei padroni |
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Sabato 02 Luglio 2016 16:04 |
Scenari apocalittici. Lacrime e sangue per tutti. Guai a chi non appoggia Renzi. Renzi è l’uomo della provvidenza. Guai a mettere in discussione la lungimirante strategia del capo. Il capo è tutti noi. Il capo ci guida alla vittoria. E’ il sole dell’avvenire. Renzo o morte. O giù di lì. Sembra questo, in filigrana, il messaggio subliminale che spunta dal diktat dei padroni. Guai a chi vota NO al referendum: “Reazioni a catena tali da riportare l’Italia in recessione. Un rallentamento
della produzione stimabile in 4 punti in meno di Pil spalmati su tre anni (2017, ‘18 e ‘19). Questo l’effetto di una vittoria del No al referendum costituzionale di ottobre. Per la Confindustria, con il No al referendum rischio di caos politico: 258 mila posti in meno con la vittoria del No a fronte di 319 posti in più rispetto a oggi se la spuntasse il Sì. E 4 punti di Pil in meno in tre anni”. E via terrorizzando. Abbiamo sentito questo linguaggio truculento tanto tempo fa, quando i padroni minacciavano i dissenzienti: “Non ti dò più il lavoro”, cioè, se non fai come ti dico fai la miseria. Un ricatto bello e buono, ma era il ricatto della classe padronale contro la classe operaia di tanto tempo fa. E’ proprio vero che il mondo va al rovescio. Mai ci saremmo immaginati che accadesse ancora. E soprattutto che accadesse a parti inverse: I padroni che appoggiano il governo di sinistra. Inaudito. Chissà com'è che la deforma della Costituzione democratica e repubblicana piace tanto ai padroni? Non ha niente da dire il partito della sinistra di fronte a questa stupefacente presa di posizione? Non dice niente il partito della sinistra di fronte a un progetto governativo che piace tanto alla parte padronale? O forse non c’è più un partito della sinistra, ormai deformato verso una inarrestabile mutazione genetica che conduce diritto al partito della nazione? Cent’anni fa l’Italia ha vissuto una stagione simile, con una legge elettorale-truffa, la cosiddetta “legge Acerbo”, che di fatto fu un referendum di regime e ci regalò il regime più “acerbo” che mai. E sappiamo come è andata a finire. Anche allora i padroni appoggiavano il capo del partito socialista di turno. Ma non portò bene all’Italia. Anche oggi il capo del partito socialista si fa appoggiare dai padroni. Pensa già a un nuovo partito nazional-socialista? Noi NO, non lo vogliamo. E, padroni o non padroni, voteremo secondo coscienza: NO al referendum d’autunno. NO al referendum dei padroni.
da montenovonostro |