Dall’Italia: Oddiomamma, stai a vedere che adesso si deforma il PD |
|
|
|
Lunedì 04 Luglio 2016 17:48 |
Da mesi e mesi il Partito Deformatico annuncia “deforme” per incontenibile voglia di “cambiamento”. Come?, non importa. Perché?, non si sa. Basta che si cambi. Ma l’abbiamo detto più volte: va bene e bisogna cambiare solo quando serve, ponderando bene il come e il perché. Cambiare subito, cambiare in fretta, e poi accorgersi che il cambiamento è peggiore del cambiato, per dover poi tornare a cambiare ancora, appare francamente irresponsabile. E fonte di ulteriori problemi. L’abbiamo visto con la serie delle deforme della sanità fra ULSS, USL,
ASL, ASUR, Aree Vaste e via “deformando”. L’abbiamo visto con la “deforma” della Provincia e adesso nemmeno le strade provinciali custodiscono più. Lo vedremo con le “deforme costituzionali” prossime venture. E’ quello che abbiamo sempre detto, inascoltati. Noi cerchiamo di vedere le cose prima, di vederle a lungo. Peccato che non ci stanno a sentire. O meglio, non ci stavano a sentire, perché dopo la batosta elettorale recente, una parte del PD incomincia a capire. La minoranza PD incomincia a porsi domande e a trarre conclusioni. Non capiva le conseguenze quando, mugugnando, tuttavia votava le fiducie poste dal governo Renzi alle “deforme”, ma adesso non sono più i mugugni a impensierire il “comandotuttoio”, capo di tutto, capo del governo, capo del partito e capo di chissà cos’altro, l’irrefrenabile rottamatore che appare oggi pressoché “autorottamato”. E i mugugni della minoranza, dopo la sconfitta, diventano urli di rabbia. In una direzione nazionale PD ad alta tensione, oggi Pier Luigi Bersani ha attaccato Renzi sulla questione del doppio ruolo premier-segretario e l'ex segretario PD ha espresso critiche anche sulla legge elettorale: "Se non si cambia rotta, il rischio è che il PD vada a sbattere". E alla minoranza che chiede a Renzi di lasciare la segreteria del PD, lui risponde: "Se volete che io lasci non avete che da chiedere un Congresso e vincerlo: in bocca al lupo". Spaccone strafottente, ma sul prossimo referendum d’autunno dice anche “Se vince il NO lascio”. E sai che dispiacere? Intanto, davanti al Rome Life Hotel, durante la Direzione del PD, montano le proteste a Roma. In piazza diversi sostenitori dell'ex sindaco Ignazio Marino. Nel mirino dei contestatori, il commissario straordinario del PD romano Matteo Orfini. Tanti i cartelli che invocano le sue dimissioni dopo la "cacciata", con le ormai famose firme dal notaio, dell'ex primo cittadino e il successivo flop alle comunali. Ma c'è anche chi chiede le dimissioni del presidente del Consiglio. Oddiomamma, stai a vedere che adesso si deforma il PD.
da montenovonostro |