Dall’Europa: Forse si prepara anche l’Ungherexit? |
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Martedì 05 Luglio 2016 16:11 |
Dopo la “Brexit”, l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, sembra che una nuova picconata stia per essere data alla UE che conoscevamo finora. Cresciuta con l’ingresso di sempre nuovi Stati, e con altri che sono in lista di attesa per entrare, come la Turchia (che non si sa cosa c’entri con l’Europa, visto che è in Asia), forse l’Europa si sta avviando verso un
progressivo sbriciolamento. Il capo dello Stato ungherese, Jànos Ader, ha formalmente comunicato oggi che è stata scelta la data del 2 ottobre per il referendum in cui i cittadini magiari saranno chiamati a dire se accettano o no una ripartizione di quote di profughi e migranti decisa dall'esecutivo europeo. Vista la forte paura verso l'immigrazione - specie dopo la grande ondata dell'estate scorsa, e la costruzione della barriera di filo spinato alla frontiera serba, poi prolungata a quella croata - e considerata l'altissima popolarità e il carisma del premier nazionalconservatore Viktor Orbàn, ideatore della consultazione, una vittoria del NO sembra quasi scontata. Ecco la domanda che i cittadini leggeranno sulla scheda elettorale del referendum: "Volete che l'Unione europea, anche senza consultare il Parlamento ungherese, prescriva l'immigrazione in Ungheria di persone che non sono cittadini ungheresi?". Da tempo Orbàn si è detto assolutamente contrario alla politica europea della ripartizione in quote, e in questa sua linea dura trova il consenso della grande maggioranza del Paese. Quale sarà il prevedibile esito del nuovo referendum ungherese? A causa dell’incapacità dei socialisti europei di interpretare e conciliare le aspettative degli altri europei non socialisti, che non vogliono l’invasione generale incontrollata bensì una accoglienza mirata e controllata, forse si prepara anche l’Ungherexit.
da montenovonostro |