Roma: Altro che interesse del popolo |
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Martedì 05 Luglio 2016 16:29 |
Matteo Renzi è accerchiato. La sconfitta alle elezioni amministrative e il timore - i sondaggi sono lì e li leggono tutti - che al referendum costituzionale possano vincere i NO provocano uno tsunami all’interno del Partito Deformatico. Alle richieste di cambio di rotta della minoranza interna al PD si aggiungono anche quelle di ampie frange della maggioranza del partito, che invitano il premier, quantomeno, a rivedere le proprie posizioni sull’Italicum, una legge elettorale che oggi consegnerebbe la guida del Paese al MoVimento 5 Stelle. Così, in Direzione, agli appelli della sinistra Pd si aggiunge quello di Dario Franceschini, leader di AreaDem. Per
Renzi molto più d’un campanello d’allarme, perché quando Franceschini su muove spesso si è alla vigilia di un ribaltone al Nazareno. Fu così con Marini, Veltroni, Bersani e Letta. Quando la nave affonda, i prima a scappare sono i sorci e per metterci una pezza pensano di cambiare, quantomeno, la legge elettorale appena varata a colpi di maggioranza ottusa e di voti di fiducia alla cieca che, però, “oggi consegnerebbe la guida del Paese al MoVimento 5 Stelle”. Per interesse di partito e per interesse della poltrona fanno retromarcia, altro che interesse del popolo.
da montenovonostro |