FIDES, è scritto al centro dello stemma comunale di Montenovo. “La fiducia è una cosa seria che si dà alle cose serie”, annunciava una volta una celebre pubblicità televisiva. E certo, la fiducia è una cosa davvero seria. Talmente tanto seria che i nostri antenati l’hanno voluta effigiare addirittura nello stemma comunale. Non c’è scritto “fiducia” in italiano, ma “fides” in latino, che significa fiducia e molto di più: è una fede incrollabile e sacrale. Il massimo del concetto di fiducia. “montenovonostro” fin dal primo comizio in piazza, oltre tre anni fa, aveva enfatizzato il valore civile e civico dello stemma comunale e del motto inscritto: “FIDES”. Un motto che è anche un monito: il rapporto tra i corpi sociali che compongono la comunità locale si basa e deve basarsi sulla fede e sulla fiducia. E’ prima di tutto un dovere civile e civico, ma è
anche e soprattutto un dovere istituzionale. Gli uomini chiamati ad amministrare la “cosa pubblica”, il “bene comune”, sulla base di un mandato fiduciario democratico, devono averlo ben chiaro, e praticarlo, questo concetto istitutivo della comunità e del Comune di Montenovo. Guai a chi rompe il rapporto fiduciario sul quale si basa la convivenza civile e civica. Quando la nuova maggioranza si era presentata alle elezioni, aveva giustamente fatto professione democratica e istituzionale riconoscendo il valore del mandato fiduciario. Nel suo programma elettorale aveva scritto testualmente lo scorso 22 maggio 2013 così: “Una cosa ci sta fortemente a cuore: la speranza che la comunità possa riavvicinarsi alla cosa pubblica e che il cittadino si riappropri del suo ruolo attivo. I cittadini, infatti, sono i “proprietari” delle istituzioni pubbliche: da contribuenti forniscono le risorse, da elettori delegano la gestione delle istituzioni stesse ai propri rappresentanti, i quali sono chiamati a rendere il conto delle proprie scelte amministrative. Perciò, i principi che ispirano la “LISTA CIVICA PER OSTRA VETERE” sono quelli della partecipazione, della trasparenza, dell’equità, dell’efficacia e dell’efficienza”. Ottimo, bellissimo impegno. Lo condividevamo e condividiamo completamente. La maggioranza aveva fatto bene a scrivere così. Così infatti scrive chi vuole amministrare democraticamente il paese e ha fatto proprio bene a scriverlo a chiare lettere. Però dal 22 maggio le cose sono un po’ cambiate. Chi scriveva quelle cose in minoranza ha conquistato la fiducia dei cittadini diventando maggioranza, avendo vinto le elezioni comunali anche sulla base di quelle solenni promesse. Peccato però che le belle parole che scrivevano gli amministratori di sinistra a maggio 2013 da allora se le siano dimenticate. Noi, invece, le abbiamo prese sul serio e, per assecondare la loro bella speranza sbandierata, ci siamo riavvicinati alla cosa pubblica per riappropriarci di un ruolo attivo e abbiamo fatto esattamente così: abbiamo dato vita a una associazione di cittadinanza attiva che è “montenovonostro”. E adesso, proprio come la maggioranza di sinistra giustamente diceva, ci sentiamo un po’ “proprietari” delle istituzioni pubbliche e vorremmo chiedere ai nostri rappresentanti, come sono gli attuali sinistri amministratori, il conto delle loro scelte amministrative, facendo gli esami triennali. Così, infatti, si pratica quella “partecipazione” che postula “trasparenza” e che consegue “equità”, cioè la giustizia, sotto il segno della “efficacia” e della “efficienza”. Proprio tutte le cose che scrivevano nel loro programma elettorale a maggio 2013. Per farla corta: gli amministratori di sinistra ci hanno detto un sacco di cose in campagna elettorale. E noi, che crediamo ingenuamente a tutto, ma proprio tutto perché siamo senza malizia alcuna, abbiamo però sentito in questi tre anni qualcosa di stonato nelle troppe chiacchiere che abbiamo ascoltato. E per essere sicuri di non aver sentito male, abbiamo deciso di esercitare il diritto a sapere, come a loro stava fortemente a cuore durante il mese della campagna elettorale. Per questo da più di tre anni instancabilmente scriviamo ai responsabili che amministrano adesso la “casa nostra” per sapere la verità: vogliamo sapere le cose e le chiediamo. Abbiamo infatti il sospetto che quelle belle promesse democratiche siano infatti andate a farsi benedire. Altro che fiducia, qui ci negano risposte. Noi chiediamo notizie e loro non rispondono. Giocano con le parole e ci negano i diritti. Ma così, non si rinnega la fiducia? Certo che rinnegano la fiducia. Che delusione. Ci eravamo fidati sulla fiducia, sperando nelle loro strumentali promesse, ma soprattutto che fosse vero il motto dello stemma comunale “FIDES” vecchio di novecento anni e invece… Di Fides e di fiducia, ormai, qui a Montenovo da tre anni non c’è più traccia. Cancellata dalla sinistra. Qui infatti è diventata una stagione sinistra, in tutti i sensi. Altro che “la fiducia è una cosa seria che si dà alle cose serie”.
da montenovonostro |