Chi cincischia e non conclude o è un incapace o è impedito. Finchè l’incapacità riguarda fatti propri, gli altri facciano a meno di giudicare. Ma se l’incapacità riguarda tutti, allora tutti hanno il diritto di esprimere giudizi. Ora si dà il caso che l’amministrazione comunale, dopo roboanti e solenni impegni assunti nei confronti della cittadinanza, cincischia e non conclude a proposito del diritto dei cittadini a sapere e del dovere degli amministratori a rendere conto. Quindi i motivi possono essere due: o è incapace o è impedita. Se è per incapacità che non risponde, è colpevole di omissione. Ma se è impedita bisogna distinguere: se l’impedimento è dovuto a causa di forza maggiore estranea alla propria volontà, allora non ha colpa, ma deve spiegarlo e ammetterlo. Se l’impedimento è dovuto invece a un divieto interno o esterno, contrario ai propri doveri, certamente ha colpa, distinguendo però: se il divieto è interno, allora alla colpa si aggiunge anche il dolo, se il divieto è esterno ha certamente colpa, anzi una colpa doppia perché aggiunge alla propria responsabilità anche quella altrui, ma il dolo è di chi esercita violenza. Ora, le mancate risposte alle nostre richieste di conoscere le cose, stanno a questo punto: l’amministrazione ha certamente colpa per aver contravvenuto non solo e non tanto ai propri impegni, ma soprattutto ai propri doveri istituzionali. E noi sentiamo che ci viene fatta violenza, una intollerabile violenza a danno dei nostri diritti inalienabili. Per capire se, oltre alla colpa, c’è anche dolo, ci fate sapere se qualcuno vi sta vietando di risponderci? Ci dite chi è questo qualcuno? O siete solo dei dilettanti allo sbaraglio?

da montenovonostro