Il Comune, ente locale nell'ordinamento giuridico italiano, è un ente pubblico territoriale dotato di un certo grado di autonomia statutaria, normativa, organizzativa, impositiva e finanziaria. E’ la stessa Costituzione repubblicana e democratica che, all’articolo 114, dopo la riforma del 2001, testualmente dispone: « La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione». Gli enti locali sono dotati di autonomia statutaria e regolamentare che, pur mancando di autonomia legislativa, concessa solo alle Regioni che non sono enti locali, dispongono tuttavia di una rilevante autonomia nel definire il proprio indirizzo politico. Ogni Comune, essendo dotato di personalità giuridica, disciplina, con proprio regolamento e in conformità allo statuto, l'ordinamento generale degli uffici e dei servizi, in base a criteri di autonomia, funzionalità ed economicità di gestione e secondo i principi di professionalità e responsabilità. Significa che la comunità locale costituita in Comune autonomo garantisce ai propri cittadini (noi li chiamiamo compaesani) il diritto di amministrarsi da soli, senza ingerenze altrui, nel rispetto della identità territoriale e ideale della popolazione secondo i principi della democrazia elettiva: cioè viene amministrato dai rappresentanti del popolo democraticamente eletti e che al popolo devono rispondere di quello che fanno. Sia alla fine del mandato amministrativo quinquennale, al momento del rinnovo elettorale, che durante lo stesso mandato, poichè il compito di controllo democratico viene assicurato a tutti i cittadini senza limiti di tempo. Questa è l’Autonomia comunale, concetto e principio che costituisce anche il secondo pilastro ideologico di “montenovonostro”. E se l’Autonomia consente agli amministratori eletti di esercitare il loro ruolo istituzionale in maniera libera e autonoma, assicura anche ai cittadini (che noi chiamiamo compaesani) il diritto di esercitare il controllo democratico in maniera libera e autonoma. Fin qui i principi generali, che credevamo patrimonio stabile non solo nostro, di “montenovonostro”, ma anche di tutti i corpi sociali riconoscibili nella realtà comunale. Particolarmente li ritenevamo patrimonio stabile e riconosciuto anche dagli amministratori comunali di maggioranza, non solo e non tanto perché così dispone la Costituzione, le leggi, lo Statuto comunale e i regolamenti, ma anche perché avevamo credute vere le parole ampollose e solenni che loro avevano posto a premessa del loro stesso programma elettorale, come abbiamo più volte riferito e pubblicato. Ma la realtà si è dimostrata invece ben diversa. Non solo questa sinistra maggioranza non fornisce adeguate informazioni alla popolazione, ma addirittura nega, di fatto, l’esercizio del nostro diritto a chiedere e a sapere, poiché alle numerose richieste rivolte in questi tre anni sono cadute nel vuoto. L’amministrazione comunale non risponde e oppone il muto silenzio al nostro diritto, ledendo quindi ogni principio democratico e istituzionale, provocando un danno gravissimo alla democrazia e ai nostri connessi diritti. Democrazia che non ha prezzo, né può essere comprata con artifizi e raggiri, tantomeno con false promesse non mantenute. Forse non è ancora chiaro a loro la gravità di simile comportamento, lesivo del diritto e della democrazia, poichè anche il silenzio è negazione dell’Autonomia.

da montenovonostro