Pur non nutrendo le stesse idee di Bersani, anzi, tuttavia ci è già capitato di dovergli dare qualche volta ragione. Anche se talaltra abbiamo dovuto dissentire da quello che diceva, particolarmente a proposito della “ditta”-partito che sarebbe il PD. Ma stavolta, di fronte alla nuova esternazione di Bersani, non sappiamo più che pesci prendere. Intervistato ieri da Gianluigi Nuzzi all'interno della rassegna culturale Ponza d'Autore, parlando del PD di oggi, ha dichiarato Bersani: "Se penso al partito, penso anche a quelli che non hanno votato per il PD, che non si sono più iscritti, ma si aspettano che il PD torni". Il PD per Bersani c'è, "ma non è più quel partito che esprime le sue origini, che sono di stampo ulivista. Il PD nato dall'intuizione dell'Ulivo deve organizzare il centrosinistra e unire una sinistra radicale fino a un civismo che c'è in giro per l'Italia su un'asse del riformismo". E fin qui pensiamo che abbia ragione, almeno in parte, ma poi dice anche che “io alla sinistra vorrei dire che sui cittadini ci arriviamo prima noi, e ci mettiamo in più anche un concetto di uguaglianza, un contenuto sociale". Davvero? E’ così che sta facendo il PD renziano? Non ci pare. Né a Roma, né a Montenovo: quale concetto di uguaglianza e contenuto sociale sta mettendo il PD in Italia e a Montenovo, dove nemmeno risponde alle domande dei compaesani? Non ci pare davvero, Bersani, che ci mettete in più anche un concetto di uguaglianza, un contenuto sociale.

da montenovonostro