Ci scrive una nostra lettrice per porre una domanda: "Salve, montenovonostro. La pagina di storia che sta scrivendo Erdogan, è fitta di strategie contro la democrazia che tal Presidente avrebbe dovuto rappresentare. E dal tumulto che ha provacato in Europa e nel mondo dopo il fallito golpe, con le sue purghe e gli arresti che hanno colpito anche chi non c'entrava nulla ( così si legge) emergono i volti di Erdogan. Proprio quell'Erdogan che spingeva per entrare in Europa , senza mezzi termini risponde all'Occidente in subbuglio per la mannaia sulla democrazia che egli stesso ha fatto scendere: "L 'occidente  si faccia i gli affari suoi".Così leggo su testate on line. Che cosa vuol dire? In Europa, come negli altri Stati , gli affari di una Nazione , sono gli affari di tutti . Perché , gli  equilibri e la sicurezza si giocano e si costruiscono con la democratica partecipazione di ogni Stato. Quindi , lui , Erdogan. con quelle dichiarazioni prende le distanze dall'Europa . Ribadisce la sua estraneità all'Europa. . Lo dice lui testualmente. Cosa ne pensa, montenovonostro? Non è che questo tipo ci ci conduce, lento perde , alla terza Guerra Mondiale?". E' una domanda alla quale "montenovonostro" non sa rispondere. Certo, però, non misconosce la portata dei fatti che stanno accadendo in Turchia in questi ultimi tempi. C'è da preoccuparsi? Sicuramente. Ma non è con dubbi tremebondi e inerzia politica che si risolve quella drammatica vicenda. L'abbiamo già detto altre volte: il processo politico di ingresso della Turchia nella UE non può giungere a conclusione per inerzia, senza che prima si siano risolti i problemi della democrazia interna e della identità culturale, politica e ideologica di una nazione mussulmana in esplosione demografica che pretende indiscriminati ingressi di turchi in Europa. Altrimenti prende corpo il dubbio espresso dalla domanda della nostra lettrice: "Dalla Turchia: Ci conduce, lento pede, alla terza Guerra Mondiale?".

da montenovonostro