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Home Comunità montenovonostro Ostra Vetere: La voglia di impegnarsi a fondo per farlo tornare a crescere
Ostra Vetere: La voglia di impegnarsi a fondo per farlo tornare a crescere PDF Stampa E-mail
Lunedì 08 Agosto 2016 22:39

Ostra Vetere La voglia di impegnarsi a fondo per farlo tornare a crescereL’ex sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello ha voluto ricordare il 60.mo anniversario della tragedia del lavoro italiano di Marcinelle in Belgio (http://www.ccpo.it/gazzetta-dj/comunicati/33898-ostra-vetere-massimo-bello-e-la-tragedia-italiana-di-marcinelle-in-belgio-di-60-anni-fa), di "Quando la vita valeva meno del carbone" nonchè “La gravità di quanto vi accadde, la vita durissima, le condizioni inaccettabili di sicurezza che molte nostre comunità emigrate dovevano in quegli anni accettare, e le discriminazioni nei confronti di quanti cercavano in ogni modo di essere integrati in paesi stranieri”. E’ giusto e doveroso ricordare e non dimenticare. Tanti nostri compaesani emigrarono all’estero, dove ancora oggi vivono, e tanti dei nostri lavorarono anche in miniera. Non dobbiamo dimenticare i loro sacrifici, né che a loro dobbiamo larga parte del benessere che seppero procurare al paese con il loro duro lavoro all’estero. Vogliamo solo aggiungere anche un riconoscimento a quanti, operai, pur restando in paese, si impegnarono nel lavoro metalmeccanico che fece la ricchezza di Montenovo e della quale ancora il paese gode dei tardi riflessi, seppure appannati da una crisi economica di proporzioni mondiali e che preoccupa per il futuro e per le negative ricadute soprattutto sui nostri giovani. Operai emigrati e operai in paese, sessant’anni fa, hanno profuso tutte le loro energie perché Montenovo fosse libero e grande, come divenne grazie a loro. E per questo, riesumando una vecchia foto degli anni Sessanta che ritrae alcuni dei nostri operai all’interno della più grande industria metalmeccanica dell’epoca, l’O.M.A., voluta e gestita da altri operai-soci che lavoravano gomito a gomito insieme agli altri operai-dipendenti, in un afflato concorde che seppe coniugare lavoro e diritti, perché avevano soprattutto il senso del dovere civile e ideale. Siamo stati fortunati, grazie a loro. Vogliamo perciò ricordare, oltre al sacrificio del lavoro italiano all’estero e del tributo pagato con il duro lavoro e anche con la stessa vita per far grande l’Europa, anche il lavoro montenovese qui in paese, profuso per far grande Montenovo. Dove pure si dovette registrare un incidente mortale sul lavoro che l'amministrazione comunale di allora volle onorare intitolando una via della zona industriale alla vittima, anche lui operaio emigrato e poi imprenditore in paese. Pagine di storia locale che vogliamo ricordare per esprimere un doveroso grazie, a loro e a tutti, agli operai e agli imprenditori di allora, con l’augurio che possa presto rinascere in paese, come sessant’anni fa, la voglia di impegnarsi a fondo per farlo tornare a crescere.

da montenovonostro

 

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