Roma: Altre promesse milionarie ma non liquida il bonus ai 18enni |
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Martedì 09 Agosto 2016 16:04 |
Ma che bisogno c’è di moltiplicare le promesse, se poi non vengono mantenute? Non ci piace questo modo di fare. E’ offensivo per l’intelligenza di tutti. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dalla rossa Emilia in provincia di Modena alla Festa dell'Unità, lancia la campagna per il referendum costituzionale e annuncia: “Più risorse per le pensioni”. Le risorse sarebbero i “500 milioni” che verrebbero “risparmiati sui costi della politica” nel caso in cui il referendum passi, secondo Renzi. “Pensate che bello metterli sul fondo della povertà e darli ai nostri concittadini che non ce la fanno”, ha detto il premier intervenendo alla Festa dell’Unità di Bosco Albergati (Modena). Ancora? Altre promesse a vuoto? Non bastano quelle che ha già annunciato e mai mantenuto, come il bonus di 500 euro ai 18enni, e poi il bonus anche agli extracomunitari, e ancora gli 80 euro ai pensionati e via cantando? Lui potrà anche
cantare, ma questa è una musica che non ci piace. In verità non ci è mai piaciuta. L’abbiamo detto e ridetto più volte, particolarmente Mercoledì 18 Maggio 2016 “Dall’Italia: Cari ragazzi vi darò il “bonus”, anzi no, aspettate ancora, ve lo darò più in là” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/32662-dallitalia-cari-ragazzi-vi-daro-il-bonus-anzi-no-aspettate-ancora-ve-lo-daro-piu-in-la). Chi promette e non mantiene non è degno della fiducia dei cittadini. In verità, Renzi, della fiducia dei cittadini, non sa che farsene: e mica lo ha mai eletto nessuno. Noi, invece, della fiducia sappiamo bene che farne: darla alle persone serie e non agli imbroglioni. Delle persone serie ci si può fidare, forse. Degli imbroglioni no, mai. E no lo diciamo a tutti quelli che promettono e non mantengono. E no lo diciamo anche a Renzi, il “comandotuttoio”, il capo del governo, il capo del partito e il capo di chissà cos’altro: no. E no lo diciamo anche agli amministratori locali, che con Renzi condividono la stessa ideologia politica del Partito Deformatico, il PD. Anche loro hanno promesso trasparenza quando faceva comodo per essere eletti, ma non la praticano: hanno promesso di rende il conto, ma non rispondono alle richieste, si ritengono democratici, ma non lo sono. Adesso Renzi scende in campo (come avrebbe detto un tempo Berlusconi) per convincere gli italiani a sostenere le “deforme” che ha varato a colpi di fiducia. Quella fiducia che gli avrà pure dato a colpi di maggioranza il Parlamento supino, per quello che vale oggi. Quella fiducia che non possiamo però affidargli noi. Per questo voteremo NO al referendum costituzionale d’autunno, perché a nessuno è lecito “deformare” la Costituzione democratica e repubblicana, né introdurre le “deforme” della pessima legge elettorale “Italicum” prima che ne venga accertata la costituzionalità o meno. Non si può lasciar “deformare” le istituzioni a chi gioca con le promesse che poi non mantiene e continua a fare altre promesse milionarie ma non liquida il bonus ai 18enni.
da montenovonostro |