Dal Mondo: Ma si è scoperto poi che era proprio una bufala cinese? |
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Martedì 16 Agosto 2016 17:13 |
Usava spesso un vecchio aforisma dialettale l’indimenticabile Vincè’ de Capotondo, domenicale cantiniere presso il ristorante di Pongelli all’epoca dei grandi pranzi matrimoniali: “La màghina và’ a vinzìna e l’òmo a nàrcole”, diceva spesso in dialetto. Intendeva dire che per far camminare le auto serviva la benzina, ma per far camminare gli uomini occorreva il vino. E lui ne mesceva a profusione, a damigiane
addirittura. Di quello buono, naturalmente. Cambiano i tempi e gli usi, passano gli uomini, ma cambiano anche le cose. Pare che non sia più vero che occorra benzina per le auto, mentre gli uomini usano già più superalcolici che vino. E a dare il colpo di grazia al petrolieri sauditi che hanno fatto e ancora fanno affari miliardari con il petrolio e la sua derivata benzina, giunge impensata una notizia ferragostana: i giapponesi della Nissan annunciano auto ad acqua ed alcol entro il 2020. La rivoluzionaria tecnologia sarebbe già pronta per far circolare auto ad acqua già dal 2020. Praticamente domani: l’annuncio è stato dato a Rio de Janeiro da Carlos Ghosn, numero uno di Nissan Automotive, in alleanza con la francese Renault. La risposta tecnologica sarebbe arrivata con il perfezionamento di materiali che consentono a “fuel cell” a ossido solido di funzionare correttamente e anche a minor costo delle “fuel cell” tradizionali: in pratica come carburante alternativo verrà usata una miscela di acqua ed etanolo, che sostituisce l’idrogeno delle normali auto elettriche, soluzione più semplice ed ecologica perché l’alcol non viene dagli idrocarburi e non rilascia sostanze inquinanti. Come cambia il mondo. L’auto che va ad acqua sarà pronta presto, facendo così tramontare l’obsoleto aforisma di Vincè’ de Capotòndo, perchè presto non sarà più vero che “La màghina và’ a vinzìna e l’òmo a nàrcole”: basta l’acqua per l’una e per l’altro. Ne parlano in questi giorni molti giornali nazionali sulle nuove mirabilie dagli occhi a mandorla e non vorremmo che fosse una “bufala” ferragostana giapponese. Non è che ci ritroveremo come con le promesse dell’amministrazione comunale che si sprofondava in promesse a voler rendere conto ai cittadini sembrando credibile, ma si è scoperto poi che era proprio una bufala cinese?
da montenovonostro |