Capalbio: Ecchediàmine, l’accoglienza la facciano gli altri, eh! |
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Giovedì 18 Agosto 2016 16:28 |
“Quello che è mio è mio, quello che è tuo è mio”, diceva un tempo una becera campagna politica avversa ai comunisti, che volevano mettere tutto in comune: era il comunismo, compagni! Di quelli che volevano la collettivizzazione dei beni privati e l’affidamento degli stessi beni allo Stato perché, dicevano con Marx, “la proprietà privata è un furto”. Tempi “eroici” (eroici si fa per dire) del comunismo collettivista, di cui si riempiva la bocca e la testa certa “intellighenzia” anche nostrana. Ma si sa, le infatuazioni talvolta, anzi spesso, passano e delle idee professate incrollabilmente un giorno nemmeno ci si ricorda più qualche tempo dopo. Succede a tutti, anche ai compagni. Soprattutto dopo il crollo del muro di Berlino, che ha fatto mancare la terra sotto i piedi a più di uno sfegatato collettivista. Quelli che perseverano oggi a sinistra (sinistra si fa per dire) “amoreggiano” addirittura con il capitalismo illuminato e con i banchieri arrembanti. Sappiamo come sta andando a finire e come temiamo che finisca presto anche peggio. Ma così va la vita, anche a sinistra, in quella sinistra che era tanto rossa che più non si poteva e oggi rimane rossa solo dalla rabbia per le cose non
gli vanno più giù, quando tocca gli interessi loro. Adesso. "La Prefettura di Grosseto ha determinato che il contingente per i Comuni della Provincia è fissato per popolazione abitante e che per i comuni con popolazione tra i 3.000 e 5.000 abitanti tale contingente è pari a 50". Inizia così la lettera che Luigi Bellumori, sindaco PD di Capalbio (Grosseto) tutto meno che di “bell’umore”, ha scritto in queste ore al ministro dell'Interno, Angelino Alfano, dopo il no all'accoglienza di 50 migranti in un resort a 5 Stelle frequentato da vip, soprattutto della sua sinistra. Secondo Bellumori "si tratterebbe di un notevole numero di persone (50) concentrate ghettizzate e non accolte all'interno di tre villette con la funzione di case vacanza, senza alcuna prospettiva di lavoro. La sicurezza non potrà certo essere garantita dal corpo della Polizia Municipale del Comune che conta un'unità a tempo indeterminato e due unità a tempo determinato (vigili estivi)". Insomma, in casa PD i migranti proprio non ce li vogliono. “Quello che è mio è mio, quello che è tuo è mio”, qui non c'è posto, ecchediàmine, l’accoglienza la facciano gli altri, eh!
da montenovonostro |