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Home Comunità montenovonostro Roma: Quello d’autunno sarà il Referendum costituzionale dei padroni?
Roma: Quello d’autunno sarà il Referendum costituzionale dei padroni? PDF Stampa E-mail
Mercoledì 24 Agosto 2016 15:37

Roma Quello d autunno sarà il Referendum costituzionale dei padroni?A noi, che non siamo né di destra né di sinistra, né liberali né socialisti, e nutriamo al convinzione che una realtà nazionale complessa come quella italiana abbia bisogno di rispettare tutti, dispiace vedere gettare nella mischia dei contrasti il peso delle contrapposizioni verbose e incattivite. Da troppo tempo la vita politica nazionale è invelenita da una contrapposizione violenta e irrispettosa che semina solo contrasti e contrapposizioni. E ci preoccupa ancora di più il panorama che sta emergendo in prospettiva, in vista del prossimo referendum d’autunno a proposito della “deforma” costituzionale. Abbiamo già spiegato molte volte i motivi che ci inducono a votare NO, per difendere la Costituzione democratica e repubblicana che ha consentito all’Italia di uscire dalla terribile condizione in cui era stata gettata con la seconda guerra mondiale e, grazie soprattutto alla Costituzione nata da una intesa seria e responsabile di tutte le forze politiche del cosiddetto “arco costituzionale” (che andava dalla sinistra alla destra) ha permesso settanta anni di impetuoso sviluppo civile, sociale ed economico, fino a collocare l’Italia ai vertici mondiali. Non si capisce quindi perché bisognerebbe “deformare” questo preziosissimo cardine di democrazia e libertà che è la Costituzione, il cui bicameralismo perfetto ha impedito colpi di testa improvvisati. Il bicameralismo perfetto (cioè due Camere distinte e con uguali poteri) era stato voluto espressamente dai padri costituenti proprio per impedire avventure sbrigativiste avanguardiste, foriere di quei guai antidemocratici che la storia ci ha purtroppo fatto conoscere nel passato, che pensavamo davvero “passato”. Quel passato che, nato proprio sulla scia di uno sbrigativismo avanguardita, ci aveva regalato la dittatura a causa della legge elettorale maggioritaria della “Acerbo” dal nome del senatore proponente. Allora era stata la sinistra convergenza di arditi avanguardisti guidati da un giovane loquace socialista, interventista e sbrigativista, Benito Mussolini, subito spalleggiati dai padroni e latifondisti, che avevano voluto la legge elettorale Acerbo, che con il 25 % dei voti consegnò la maggioranza assoluta a un regime liberticida. Temiamo oggi che si ripeta la storia di allora: anche oggi un neo-partito socialista guidato da un giovane loquace e rampante ha voluto una legge elettorale, cosiddetta “Italicum”, che consentirà a un solo partito, il suo, purchè abbia il 25 % dei voti, di conquistare la maggioranza assoluta e, mediante la “deforma” della Costituzione, avere il controllo assoluto dello Stato. Questo ci spaventa e per questo voteremo NO. E lo faremo ancora più decisamente alla luce delle notizie delle ultime settimane e, soprattutto, di oggi: anche stavolta sono i padroni e gli industriali ad appoggiare dichiaratamente la “deforma” voluta dal giovane loquace socialista, avanguardista e sbrigativista, Matteo Renzi. La Confindustria, la potente associazione degli industriali, si sta schierando a favore di Renzi e invita a votare SI al prossimo referendum. La confederazione degli industriali sta inviando a tutte le sue organizzazioni locali un vademecum intitolato “Perché sì. Come spiegare il referendum”. Il volumetto, quattordici pagine, è accompagnato da una lettera del direttore generale che invita “a comunicarci le possibili date degli eventi di presentazione in modo da poter organizzare al meglio la nostra presenza sul territorio”. La macchina interventista è quindi al lavoro. Certamente anche gli industriali hanno diritto a fare e dire quel che pensano, ma se con tanta insistenza si schierano a favore della “deforma costituzionale”, mentre tutti i partiti politici e una parte importante dello stesso partito di maggioranza si stanno schierando per il NO, allora ci fa sorgere una domanda: non è che questo PD, in progressiva mutazione genetica, si sta spostando su posizioni neoliberiste e, mentre la Costituzione è e dovrebbe essere di tutti, quello d’autunno sarà il Referendum costituzionale dei padroni?

da montenovonostro

 

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