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Dalle Marche: Un centralinista che valuta i rischi sismici degli ospedali marchigiani PDF Stampa E-mail
Lunedì 29 Agosto 2016 16:26

Dalle Marche Un centralinista che valuta i rischi sismici degli ospedali marchigianiEsplode fragorosa la polemica in tutta Italia per il caso paradigmatico del rischio sismico anche nella nostra regione. La Procura di Ascoli Piceno indaga e chiede il rinvio a giudizio per vertici della direzione regionale sanitaria in merito all'assunzione del fratello di un esponente locale del PD, la candidata Monica Acciarri: era un centralinista assunto per valutare il rischio sismico degli ospedali marchigiani. Addirittura. La Regione Marche, quella che ha chiuso la RSA di Ostra Vetere perché non aveva 240mila euro per ristrutturarla e contemporaneamente aveva erogato 279mila a un ostraveterano segretario generale della Giunta Regionale per prorogarlo in servizio un anno in più oltre il limite massimo di età, ha affidato la valutazione del rischio sismico di otto ospedali del territorio - comprese quelle appena coinvolte nel terremoto - ad un centralinista dei vigili del fuoco. Un centralinista, addirittura. Un’assunzione senza concorso, senza selezione. Anzi, rispondendo ad una richiesta del diretto interessato. Lo sostiene la Procura di Ascoli, che ha aperto un’inchiesta e richiesto il rinvio a giudizio per 4 persone dei vertici della direzione regionale sanitaria, ma non per il centralinista, per il quale sta procedendo la Corte dei Conti. L’incarico - per un valore complessivo di oltre 100 mila euro per 4 anni - non avrebbe poi prodotto alcun risultato, almeno nel primo biennio di attività. “Con un palese ed evidente trattamento di favore veniva assunto A.S. (ovviamente, quando si tratta di compagni, la stampa non riferisce mai i nomi e cognomi, ma solo le iniziali, che non ci hanno comunque impedito di sapere chi fosse) presso la azienda sanitaria regionale delle Marche su sua semplice richiesta e al di fuori di una qualsiasi procedura comparativa”. “Veniva contrattualizzato - è scritto nelle carte giudiziarie - per lo svolgimento di compiti specifici  altamente qualificati e tecnicamente specializzati un soggetto del tutto privo di una corrispondente qualificazione  professionale mentre parallelamente la stessa unità sanitaria locale svolgeva bandi di gara per reperire figure professionali esterne (realmente) qualificate relativamente al rischio sismico”. Il suo compito sulla carta? “Realizzazione di attività finalizzate alle verifiche tecniche inerenti la vulnerabilità sismica delle strutture ospedaliere, recupero e/o ricerca del progetto strutturale e dei dati utilizzati per il calcolo-fasi dei lavori comprensive delle valutazioni dei D.L. e del certificato di collaudo; approvazione degli Enti competenti; individuazione di eventuali modifiche strutturali successive alla costruzione e relative autorizzazioni; predisposizione di elaborati grafici di dettaglio dell’edificio, compresi i dettagli esecutivi e delle tipologie costruttive degli elementi strutturali; mappatura certificazioni VV.F. edifici sanitari di proprietà ASUR; sopralluoghi con valutazione dello stato attuale di rischio incendio sulle strutture sanitarie; indicazione di massima degli interventi da effettuare …”. Eccetera, eccetera. Scrive il magistrato che ha portato avanti le indagini: “Pur nella evidenza della completa assenza di qualsiasi attività anche di mera interlocuzione svolta da A. S. (ariècco la sigla delle iniziali anziché il nome e cognome, ma che diamine, è un compagno, eh?) durante il primo biennio di incarico (non risulta nel periodo alcuna esecuzione di rilievi e controlli finalizzati alla riduzione dei rischi sismici riferibile anche indirettamente all’incaricato, né alcuna attività anche meramente preparatoria riferibile allo stesso; non risulta alcuna relazione, alcuna verifica, alcun sopralluogo, alcun incarico, alcuna mera lettera a firma dell’A. S. (ancora iniziali, per non divulgare troppo il nome e cognome del compagno inquisito); non risulta sostanzialmente nessuna attività svolta dallo stesso) con determina firmata ancora dal Direttore Generale veniva rinnovato il medesimo incarico per altri due anni per le stesse finalità e per gli stessi compiti già previsti e  con le medesime vantaggiose  modalità previste nel contratto: assenza di badge, assenza di fogli di presenza da firmare,  assenza di qualsiasi controllo sull’orario di lavoro, nessun obbligo di presenza in ufficio,  sostanziale assenza  di qualsiasi controllo sulla attività svolta e sui risultati della stessa”. E quanto è costato alle casse pubbliche tutto questo? 103.195,05 euro. Ma c’è di più: la persona in questione è il fratello di una esponente locale del PD, Monica Acciarri (candidata alle passate elezioni regionali, ma non eletta), nonché dipendente della segreteria dell’assessore regionale alla sanità. Ahò, PD, ci vuoi spiegare che cosa stai facendo? Sarebbe questa la giustizia e l’equità che pratichi? Sarebbero queste le “buone pratiche” di cui ti vanti? Vanti di essere il “migliore” e poi fai queste cose? Addirittura è un centralinista che valuta i rischi sismici degli ospedali marchigiani? Sarebbe questa la “giustizia” e la trasparenza del PD regionale? Stiamo freschi se a proteggerci dai terremoti è solo un centralinista che valuta i rischi sismici degli ospedali marchigiani.

da montenovonostro

 

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