Firenze: I partigiani comunisti non vanno più alla Festa dell’Unità |
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Martedì 30 Agosto 2016 15:47 |
La fragile tregua raggiunta a Bologna tra il PD e l’ANPI, Associazione nazionale dei partigiani italiani di ispirazione comunista, o quantomeno di sinistra, si spezza sulla strada per Firenze. Qui infatti l’associazione dei partigiani ha annunciato che diserterà la Festa dell’Unità organizzata al parco delle Cascine fino all’11 settembre. Motivo
di scontro è ancora una volta il referendum costituzionale del prossimo autunno, con l’ANPI in trincea per il “no” alla riforma voluta dal governo Renzi. L’ANPI aveva chiarito di voler portare nel suo spazio volantini e materiale di sostegno alla campagna per il “no”. Lo aveva messo nero su bianco in una lettera spedita il 19 agosto alla segreteria del partito. “Onde evitare inutili tensioni – si legge nel testo che lo stesso ANPI ha reso pubblico – vorremmo chiarire che lo spazio che vorrete metterci a disposizione, sarà allestito con documenti e materiali che rappresentano le posizioni etiche, culturali e politiche proprie della nostra identità e del nostro impegno”. Parole poco gradite dal segretario del PD, che aveva replicato ponendo dei paletti ben precisi: venite pure, ma nel “rispetto delle posizioni politiche del PD sul referendum”. Da qui il rifiuto dell’ANPI, proprio nella città del presidente del Consiglio dei ministri e Segretario nazionale del PD, Matteo Renzi. Si può dare torto all’ANPI che dice NO? Certo che NO. E così i partigiani comunisti non vanno più alla Festa dell’Unità.
da montenovonostro |