La compagna Dilma Rousseff, ex guerrigliera, è stata destituita oggi dalla carica di Presidente del Brasile. Il Senato brasiliano ha concluso oggi il processo contro la Rousseff, accusata di aver truccato il bilancio pubblico per assicurarsi la rielezione nel 2014, con la destituzione della leader, ponendo così termine a 13 anni di governo di sinistra nel più popoloso paese dell'America latina. Le accuse contro Dilma Rousseff si basano sulla presunta irregolarità di alcune manovre fiscali con cui il suo governo avrebbe coperto ampi buchi di bilancio nel 2014 e nel 2015. Sul voto odierno ha inciso però anche il caso Petrobras che ha coinvolto l'ex presidente Lula che secondo le accuse Dilma avrebbe nominato ministro della Casa Civile per garantirgli l'immunità, quello stesso compagno Lula che aveva concesso asilo al terrorista italiano pluricondannato Cesare Battisti, membro del gruppo Proletari Armati per il Comunismo, che era stato condannato in contumacia all'ergastolo, con sentenze passate in giudicato, per quattro omicidi, due commessi materialmente, due in concorso con altri, oltre che per vari reati legati alla lotta armata e al terrorismo. Latitante in Messico e nella Francia del socialista Mitterrand e, infine, in Brasile dal 2004, venne arrestato nel paese sudamericano nel 2007 e detenuto in carcere a Brasilia. Il 31 dicembre 2010 il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva annunciò il rifiuto dell'estradizione in Italia, concedendo il diritto d'asilo. Della questione fu investita la Corte costituzionale brasiliana su sollecito della nuova presidente del Brasile, Dilma Rousseff, che l'8 giugno 2011 negò definitivamente l'estradizione, con la motivazione che avrebbe potuto subire "persecuzioni a cause delle sue idee" (https://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Battisti_(1954). Battisti fu quindi scarcerato. Tra compagni ci si intende. Ora che la compagna Dilma Rousseff è stata destituita da un voto del Senato, Michel Temer ha giurato stasera come nuovo Presidente del Brasile. Speriamo che conceda l’estradizione in Italia del terrorista Battisti. Qui l’attende il figlio Alberto del gioielliere Pierluigi Torregiani, ucciso nel 1979 durante di una rapina di “autofinanziamento” del terrorismo comunista e ferito gravemente lo stesso figlio Alberto, da allora ridotto in carrozzella.

da montenovonostro