Roma: Come credere al governo se viene smentito dalla disoccupazione che cresce? |
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Mercoledì 31 Agosto 2016 16:43 |
La Costituzione della Repubblica italiana afferma, come primo dei principi fondamentale, all’articolo 1: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. E il governo fa di tutto per dire che tutto va bene madama la marchesa, il lavoro c’è e l’Italia è in ripresa. Purtroppo a luglio il mercato del lavoro italiano ha tirato il freno. Dai dati ISTAT diffusi mercoledì emerge che gli occupati sono tornati a
calare scendendo dello 0,3% (-63mila unità) rispetto a giugno. Nel frattempo gli inattivi sono aumentati dello 0,4% (+53mila) e il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi, è risalito di 2 punti percentuali rispetto a giugno, tornando al 39,2%. L’unico dato positivo è il calo della disoccupazione generale, che è passata dall’11,6 all’11,4%. Ma questo dipende dal fatto che ci sono più persone “scoraggiate“, che hanno addirittura smesso di cercare lavoro per cui, dal punto di vista statistico, non fanno più parte della platea dei disoccupati perché il lavoro non lo cercano più, tanto non si trova. I segnali di frenata sono del resto in linea con la battuta d’arresto del prodotto interno lordo nel secondo trimestre: se il Paese non cresce, non si creano posti di lavoro. Che bisogno c’è, allora, di far vedere lucciole per lanterne. Come credere al governo se viene smentito dalla disoccupazione che cresce?
da montenovonostro |