Dall’Europa: Sui migranti è catastrofe elettorale in Germania |
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Lunedì 05 Settembre 2016 16:25 |
Alternativa per la Germania, il partito di destra radicale anti-immigrati, ha ottenuto un clamoroso risultato alle elezioni in Meclemburgo, il land dell’ex Germania orientale dove il partito si presentava per la prima volta, raggiungendo il 20,8% dei voti e superando la CDU della cancelliere Merker, ferma al 19,0% dei voti. Il partito socialdemocratico SPD avrebbe vinto le elezioni con il 30,6% dei voti. “Avrebbe”, ma in realtà è quello che ha perso di più, il 5%, a
fronte di un più contenuto 4% di perdite per il partito cristiano-democratico. Tuttavia è una batosta catastrofica, che ha una sola causa: sul banco degli imputati è la politica di apertura ai profughi della rotta balcanica decisa un anno fa dalla leader tedesca. "Sono io la responsabile della sconfitta, ma le decisioni sui migranti sono giuste", ha commentato a caldo la Merkel: quando si dice la inflessibilità teutonica. E’ vero che le elezioni sono state solo regionali, ma non ha suonato solo un campanello di allarme, bensì il campanone. “Tutta colpa della catastrofica politica sull’immigrazione. Tutti i partiti sono stati bocciati perché per troppo tempo non hanno ascoltato gli elettori”, arringava già nella serata di domenica la Petry, battagliera quarantenne leader del partito di destra radicale. Il test elettorale, primo di cinque che si svolgeranno in vista delle elezioni politiche, numericamente è poco rilevante: il Meclemburgo è il terzo meno popolato dei 16 Länder tedeschi e gli elettori erano solo 1,33 milioni. Ma se nelle elezioni per il parlamento della città-regione Berlino fra due settimane la CDU farà di nuovo “fiasco”, sicuramente cresceranno le inquietudini per la tenuta della coalizione governativa CDU-SPD. Perché, come abbiamo già detto, il partito più penalizzato è proprio il socialdemocratico, come dimostra il grafico dei risultati elettorali. Certo, è un campanello di allarme anche per il resto d'Europa e soprattutto per l'Italia di Renzi e il suo partito socialista, che non vuole ancora ascoltare l’opinione pubblica.
da montenovonostro |