Una lettrice ci invia la lettera agli alluvionati (alluvione che, lo ricordiamo, ha preso le mosse durante la notte dalla tracimazione del fosso del Vallone San Giovanni a Pongelli di Ostra Vetere per giungere dopo ore ad allagare, oltre Pianello e Casine di Ostra, e poi Vallone e Cannella, anche la città di Senigallia nella mattinata del 3 maggio 2014, come mostra una significativa foto del nostro archivio, all'inizio della città quando era ormai giorno fatto), e ci scrive così: "Caro ,
montenovonostro, sta arrivando ,agli alluvionati del Maggio 2014 -una lettera , dal Comune,con questo tenore: "Cara cittadina , caro cittadino, a poco più di due anni dalla grammatica alluvione che, il rompendo improvvisa nel nostro tranquillo vissuto quotidiano, ha colpito al cuore SENIGALLIA, proviamo finalmente a riportare un po' di serenità tra i cittadini e le famiglie che ne hanno maggiormente patito le conseguenze. Nello scorso luglio, infatti, il Consiglio dei Ministri mantenendo gli impegni presi con i diversi territori colpiti da calamità naturali, ha deliberato l'atteso stanziamento dei fondi finalizzati a risarcire quanti hanno subito gravi danni al proprio patrimonio privato. Una vera e propria riforma che, fuor di retorica, ritengo particolarmente importante e significativa, considerato che per la prima volta si introduce in maniera omogenea in tutta Italia la possibilità di risarcire i cittadini privati colpiti da un disastro naturale. Di questa decisiva riforma beneficierà anche SENIGALLIA, grazie al lavoro quotidiano e capillare di interlocuzione e confronto svolta della nostra amministrazione in questi due anni insieme ai parlamentari e, in particolare, alla Senatrice Silvana Amati. Se oggi possiamo raccogliere questo risultato, lo si deve anche allo stato di emergenza riconosciuto al nostro comune, che oltre ad aver garantito le risorse per coprire la fase dell'emergenza, è stato propedeutico per l'avvio del percorso relativo alle richieste di risarcimento da parte di cittadini e imprese. Ora, dopo la ordinanza varata dal Dipartimento della Protezione Civile che ha avviato l'iter di concessione di contributi a fondo perduto a totale carico dello Stato per i soggetti colpiti dagli eventi calamitosi verificatisi nel territorio della regione Marche, il Comune di Senigallia è pronto a confermare il proprio impegno a fianco degli alluvionati per organizzare al meglio la raccolta delle istanze e semplificare le procedure, con l'obiettivo di garantire trasparenza e massima celerità dei rimborsi. Coloro che hanno subito danni, dovranno avanzare una nuova domanda di risarcimento, corredata da apposita documentazione che, asseverata da professionisti, consentirà la determinazione esatta del contributo effettivamente riconoscibile. Potranno naturalmente beneficiare del contributo anche coloro che hanno già realizzato, in tutto o in parte, gli interventi di ripristino necessari, presentando la documentazione delle spese già sostenute. Siamo in contatto con gli studi dei professionisti del territorio, per condividere con loro la nostra volontà di prevedere agevolazioni nel lavoro di asseverazione delle domande per tutti soggetti colpiti, in particolare per le famiglie meno abbienti. Per facilitare al massimo le procedure di raccolta delle domande essere il più possibile vicini alla cittadinanza, abbiamo organizzato nei titoli colpiti l'apertura di specifici sportelli aperti dall'amministrazione comunale sul territorio dove sarà possibile ricevere un'informazione utile. In allegato a questa lettera troverà pertanto l'elenco degli sportelli con gli orari di apertura e tutti canali con in cui è reperire le informazioni necessarie. Concludo ricordando che, dopo il terribile 3 maggio, l'amministrazione comunale ha cercato di dare tutte le risposte a una città ferita da quel terribile vento, fornendo assistenza e creando agevolazioni volte ad alleviare le sofferenze dei cittadini e a mantenere coeso e la comunità. Allo stesso tempo, ci siamo adoperati affinché gli enti proprietari del fiume, Regione e Provincia, avviassero interventi concreti per la mitigazione del rischio idrogeologico e che, con fatica, cerchiamo di far realizzare. Da tutto ciò, però, restava escluso anche un aspetto, in un certo senso quello più importante per voltare definitivamente pagina: risarcire coloro che avevano visto la furia dell'acqua e del fango impadronirsi delle proprie abitazioni violare i propri ricordi. Oggi, Però, mentre abbiamo questa nuova e ultima ricognizione dei danni, possiamo dire che a quell'ultima pagina ci siamo arrivati davvero e, tutti insieme. Maurizio Mangialardi." Questa ,è la lettera, inviata a tutti gli alluvionati di Senigallia. Purtroppo, il risarcimento esclude la corte di casa e relativi garage . Ed esclude pure le auto che oggi rappresentano non un lusso, ma un bene di prima necessità . Mentre ,per I mobili ,è previsto un risarcimento forfetario di euro trecento.Comunque,il risarcimento, andrà nella misura dell'80% ai residenti negli alloggi alluvionati, e nella misura del 50% per le altre abitazioni. Naturalmente il risarcimento, come è contenuto nella lettera, verrà corrisposto solo su presentazione di fatture. Se , invece, i lavori devono essere fatti, il risarcimento andra' direttamente a coloro che hanno effettuato i lavori . Questo, in sostanza , sembra essere la misura del risarcimento, da una prima informazione. Ma , secondo gli incarichi istituzionali , non è il sindaco il responsabile della sicurezza dei cittadini e su di essi deve vigilare perché possano dormire sonni tranquilli...? O sbaglio? Tu , cosa ne pensi , montenovonostro? Una lettrice". Pensiamo che l'argomento è molto complesso e forniremo una risposta articolata molto presto.
da montenovonostro |