Roma: Il governo delle mirabilie è costretto a fare i conti con la realtà |
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Venerdì 09 Settembre 2016 16:19 |
Ci racconta mirabilie di successi e avanzamenti, in politica, nelle riforme e nell’economia: dice questo il governo PD del socialista Renzi, grazie anche alla “ricchezza” che porterebbero i migrati. Diciamoci la verità, non siamo mai stati creduloni e tantomeno lo siamo quando sentiamo chiacchieroni sputare sentenze e proclami. Non abbiamo preso per buone le
mirabilie annunciate di una supposta “ripresa” che, per l’appunto, è solo supposta. Ci potrebbero accusare di essere diffidenti e pessimisti. No, non siamo mai stati pessimisti, ma diffidenti sì. Ci si può fidare di chi dice una cosa con cipiglio che vorrebbe essere autorevole e invece appare ormai solo autoritario? No, non ci si può fidare. Infatti nel secondo trimestre 2016 le attivazioni di contratti a tempo indeterminato sono state 392.043, il 29,4% in meno rispetto all’anno scorso (-163.099). Non lo diciamo noi, lo rileva il Ministero del Lavoro del PD Giuliano Poletti, con le comunicazioni obbligatorie appena pubblicate: rapporti di lavoro a tempo indeterminato cessati sono stati 470.561, -10% rispetto allo stesso periodo del 2015. I numeri risentono della riduzione dell’incentivo all’assunzione a tempo indeterminato. Come a dire: l’incentivo del governo è svanito, non si assume (-30%) e si licenzia (+7%), perché il Jobs Act non ha funzionato, o almeno non funziona più. Altro che ripresa. Altro che mirabilie. Qui torna lo spauracchio della crisi più nera e il governo delle mirabilie è costretto a fare i conti con la realtà.
da montenovonostro |