Capita spesso di incontrare nostri lettori, con i quali scambiare informazioni e commenti. Sono tante le cose di cui poter parlare. Ma quelle trattate stamattina ci costringe a riflettere. Uno dei tanti ci è venuto incontro, eravamo in due e tre con lui, per un saluto e un commento. Entusiasta, ci ha detto di seguire frequentemente i nostri comunicati e di leggerli con attenzione, ringraziando per l’assiduità e l’importanza del lavoro svolto, utile e insostituibile. Ma riflettendo anche in generale su questa nostra indefinibile società quotidiana, si è lasciato scappare anche uno sconsolato commento: “Ma non serve a niente”, riferito al lavoro di informazione che sta facendo “montenovonostro”. Intendeva dire che questa nostra società ormai priva di valori e idealità, appare impermeabile a ogni azione di informazione e di crescita. E su questo era sconsolato. A parte che non altrettanto pessimistici giudizi ci forniscono altri lettori, vogliamo riflettere su quello che lui ha detto. Può sembrare anche vero che lo sforzo organizzativo e concettuale prodigato non sembra produrre al momento altro che sé stesso, quasi in lavoro inutile e senza risultato. Non siamo di questo avviso. Certo, i risultati non appaiono ancora. Ma perché non possono apparire: la maturazione delle coscienze passa per un lungo lavoro di divulgazione di principi e di idee ferme. Questo ce lo ha riconosciuto anche il nostro lettore, definendolo inequivocabile e chiarissimo. E questo non è poco. Ma il risultato vero verrà quando sarà possibile che le cose cambino, e non è oggi. Forse fra due anni, con le elezioni. Ma intanto il messaggio è chiaro: stiamo costruendo. Non si vede il risultato? Bèh, facciamo un esempio. Che cosa c’è di più immutabile della madre Terra: sempre simile a sé stessa, immutabile, roccia e acqua, niente di più? Gli uomini si arrabattano, lavorano, rosicchiano, litigano, fanno pace, ma poi passano e la Terra rimane sé stessa. Immutabile. E’ davvero così? No. Magari non lo vediamo, ma roccia e acqua costruiscono, silenziosamente, lentamente, tenacemente. Lo vediamo il risultato sulla faccia della Terra? No. Ma basta penetrare con lo sguardo fin sotto la superficie e vediamo quanto lavoro e quanta “costruzione” si svolge. L’acqua è così minuta e imprendibile che scompare addirittura nella roccia. Ma una goccia dietro l’altra, anche se non si vede, scava profondamente la sua strada e crea i nuovi meravigliosi scenari anche sotto le più brulle montagne di roccia: Frasassi ne è la prova meravigliosa e insuperabile. Speriamo di poter fare anche noi almeno un po’ del lavoro delle gocce d’acqua sotto Frasassi. E cambierà allora anche questa nostra piccola “terra”. Altro che non serve a niente.

da montenovonostro