Dall’Italia: Festival delle loro “Buone Maniere” … |
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Venerdì 23 Settembre 2016 16:34 |
Neologismi a rotta di collo. Ne inventano a ripetizione. “Buona Scuola”, “Buone Pratiche”, “Buona Amministrazione” e giù con i “buonismi”, a capofitto. Chissà se, dopo la invereconda rassegna televisiva degli ultimi tempi, non inventeranno anche le “Buone Maniere”, convinti, come sono, che basta anteporre l’aggettivo “Buono” a ogni cosa, e anche al suo contrario, perché, oplà, tutto possa sembrare buono davvero, anzi, “il più migliore”, come
esagera autogloriarsi ogni perfetto sconosciuto sgrammaticato. L’altra sera è andata in onda la stucchevole rissa in televisione fra la destra De Girolamo (FI) e la sinistra Morani (PD): "Mi sembri scema", "Sei una gallina da studio", si omaggiavano l’un l’altra con giovanile e invereconda baldanza. Non è andata meglio ieri sera nello scontro a tutto campo in diretta tv, a “Otto e Mezzo” della Gruber, fra il “comandotuttoio” Matteo Renzi e il giornalista Marco Travaglio: "Sei un ignorante, non conosci le leggi"; "Sei un bugiardo dimettiti"; "Se io sono Fonzie, lei è Ralph Malph" e amenità circumlocuplete ulteriori, dalle Olimpiadi alla riforma istituzionale, dai dati sul jobs act al tifo calcistico. Quasi tre quarti d’ora di botta e risposta inacidite tra premier e giornalista, con Lilli Gruber spesso costretta al ruolo di arbitro impotente. E sono solo gli ultimissimi esempi di una rassegna antologica ossessiva e oppressiva, riproposta a cadenza infraquotidiana inarrestabile, da una gergalità politica d’alto (alto si fa per dire) profilo evocativo, come sanno ormai riservarsi fra loro personalità pubbliche e risulte di sentina. Fosse solo questo il caracollante Festival delle loro “Buone Maniere” …
da montenovonostro |