Dall’Europa: Capitan Fracassa ha fatto flop |
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Sabato 24 Settembre 2016 16:21 |
L’educazione che ci hanno impartita fin da piccoli diceva che non bisogna mai insolentire il prossimo, quantomeno perché “chi la fa, l’aspetti”. Se non vuoi essere insolentito, rispetta il prossimo. E’ una lezione antica, che l’educazione moderna rifugge. E infatti anche da noi, ormai da almeno trenta anni, c’è chi pensa di poter impunemente insolentire il prossimo, perché questa è ormai la prassi comune e in Comune. Non è così. Gli insolentiti, quelli cioè
che subiscono le insolenze degli insolenti, se educati all’antica, sanno che non solo non bisogna mai insolentire il prossimo, ma anche che, se il prossimo insolente si permette di insolentirci, allora bisogna sopportare pazientemente le persone moleste, perdonando le offese, almeno settanta volte sette. E dopo? Beh, dopo … dopo … si più continuare a perdonare ancora passando da cretini, oppure ci si può rendere conto che se gli insolenti reprobi, soprattutto se lungamente reprobi, continuano a insolentire è perché hanno bisogno di una lezione che nessuno ancora gli dà. E un altro insegnamento antico è che è dovere di tutti insegnare agli ignoranti. Chi non insegna le buone maniere agli insolenti è altrettanto colpevole di chi insolentisce. Quindi, dopo aver perdonato settanta volte sette, e fanno 490, alla 491ma si ha il dovere di reagire, non per vendetta, ma per il dovere morale, civile, e sociale di “insegnare agli ignoranti”. Forse questa è una lezione un po’ lunga e noiosa, ma necessaria. Se l’avesse appresa da piccolo, il nostro Capitan Fracassa che alza la voce insolentendo il prossimo un giorno sì e l’altro pure, non continuerebbe a fare così. Avremmo potuto chiamarlo Pierino la Peste, ma gli avremmo fatto merito di un giustificazionismo legato all’età, che ormai non ha più, essendo grandicello e cresciuto d’età e ancora di più in boria. Per cui è meglio chiamarlo Capitan Fracassa. Pensando alla tenebrosa chiusa finale pensata dall’autore del romanzo d’appendice e quella invece mielosa imposta dall’editore, più attento alle convenienze degli incassi. La storia, parafrasata a oggi, è la seguente: a furia di insolentire gli altri capi di governo, questi si sono scocciati del Nostro e il prossimo vertice triangolare Merkel-Hollande-Junker si terrà mercoledì prossimo a Berlino senza Renzi. Molti sostengono che Renzi ha fatto il “cattivo” all’ultimo vertice di Bratislava, protestando per l’ennesima volta contro l’austerità, e che quindi per questo sarebbe stato messo in castigo. Ma Berlino ha spiegato che l’incontro a tre rientra in una tradizione piuttosto lunga. Come a dire: potrebbe durare ancora a lungo che Renzi non venga più invitato. Ma anziché capire la lezione, il nostro si è subito precipitato a tirare altri calci: «Se pensano di intimorire me, hanno sbagliato persona e se pensano di intimorire l'Italia non sanno cosa sia l'Italia» ha detto Renzi, ribadendo che «l’Italia non avrebbe mai accettato di essere compartecipe di un disegno al ribasso, di vivacchiare, l'Italia non potrà mai accettare che la Ue sia solo un luogo di burocrazia». Ma la realtà è che siamo il paese più indebitato d’Europa e anche il più scassato: è molto improbabile che cambi tutto solo perché lo dice Renzi. Però sui giornali il titolo “L’Italia vuole cambiare l’Europa” è bello, fa la sua figura e aggiunge fascino alla figura di Renzi. Temiamo invece che abbia ormai toccato quota 491 e forse va a finire che Capitan Fracassa ha fatto flop.
da montenovonostro |