Morro d’Alba: Lacrime amare anche per i produttori della Lacrima di Morro d’Alba |
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Lunedì 26 Settembre 2016 17:04 |
“Fino ad ora abbiamo raccolto oltre quattrocento firme di cittadini di Morro d'Alba che si oppongono al progetto di incorporazione, e riscontriamo i supporto della maggioranza dei produttori della nostra famosa DOC Lacrima di Morro d'Alba, che è danneggiata da questo progetto. Una DOC che ha reso noto il "COMUNE DI MORRO D'ALBA" nel mondo, che i cittadini, con il loro lavoro, hanno fatto crescere dal primo evento avvenuto nel 1963, data della prima
Sagra della Lacrima. Un'eccellenza che ha migliorato non solo l'immagine ma anche l'economia di una zona agricola sottosviluppata”, ha dichiarato alla stampa il “Comitato NO incorporazione con Senigallia”. La fusione proposta dal sindaco PD Cinti, secondo il Comitato, è solo una “scelta politica di amministratori che hanno abusato del loro mandato amministrativo, maturata nei palazzi senigalliesi con gruppi di lavoro che non hanno lasciato traccia del loro operato, tenuta nascosta ai cittadini fin quando è stato possibile, approvata con grande fretta dal Consiglio Comunale con un rullino di marcia propria delle grandi emergenze, senza dare modo alla popolazione di conoscerla e di discuterla”. Alla faccia della democrazia, che è evidentemente cosa ben diversa da quella che professa il partito che si definisce “democratico”, evidentemente senza esserlo. Ha imboccato questa strada e non la molla, il PD, perché è ormai noto e stranoto che la sinistra non capisce mai in tempo se prima non sbatte la bocca. Non gli basta infatti le bocciature referendarie all’Abetone, a Mombaroccio, a Tavoleto contro le fusioni. Ancora insiste testardamente e ci prova anche a Morro d’Alba, che il 23 ottobre andrà a votare se farsi invadere o no da Senigallia. E saranno lacrime amare anche per i produttori della Lacrima di Morro d’Alba.
da montenovonostro |