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Home Comunità montenovonostro Ostra Vetere: Non tutti i NO sono uguali
Ostra Vetere: Non tutti i NO sono uguali PDF Stampa E-mail
Mercoledì 12 Ottobre 2016 21:29

Ostra Vetere Non tutti i NO sono ugualiOgni voto vale per uno, è vero. Non ci sono voti che valgono di più e altri di meno. Uno vale uno. In democrazia. Ma a voti uguali non sempre corrispondono uguali motivazioni. E se anche tutti i voti pesano allo stesso modo l’uno con l’altro, le motivazioni del voto possono essere diverse, anche molto diverse. Bisogna tenerne conto, in questo, che non tutti i voti sono uguali, anche se tutti contano allo stesso modo. L’abbiamo già detto, noi non siamo né di destra e né di sinistra. Eppure voteremo NO allo stesso modo di come voteranno NO tanti di destra e tanti di sinistra. Siamo quindi uguali a loro? NO. Il nostro voto conterà esattamente come il loro, ma le motivazioni sono diverse. C’è chi vota NO per mandare a casa Renzi e il governo (destra). C’è chi vota NO per mandare a casa Renzi ma non il governo (sinistra). C’è chi vota NO e basta, senza seconde intenzioni, salvo la prima e vera motivazione: si vota NO quando non si è d’accordo sui motivi e (soprattutto) sulle conseguenze di una “deforma”, della quale non sentiamo alcuna necessità. Alterare la Costituzione democratica e repubblicana, dopo 70 anni di positivo consenso civile e sociale, non solo non ha senso, ma introduce un principio pericoloso: lo sbrigativismo avanguardista sempre foriero di tentazioni autoritarie. Tentazioni che i padri costituenti hanno voluto scongiurare con la previsioni di pesi e contrappesi tali da impedire avventure dissennate: per questo hanno voluto il voto a suffragio universale diretto, il bicameralismo perfetto, il proporzionalismo elettorale. Esattamente quei principi che la “deforma” attuale lede irreversibilmente: il suffragio universale diretto non varrebbe più per la nomina dei senatori a mezzo servizio non più eletti dal popolo ma nominati, il bicameralismo perfetto verrebbe storpiato dalla menomazione di competenze che non farà diminuire i contrasti ideologici e addirittura accentuandoli, il proporzionalismo elettorale sarebbe abolito con la penalizzazione delle rappresentanze delle minoranze e l’accentrazione ipermaggioritaria con uno sproporzionato premio di maggioranza nemmeno alla coalizione (che salvaguarderebbe almeno il pluralismo), ma addirittura ad un solo partito (che aprirebbe la strada alla dittatura della maggioranza). E’ per questi tre motivi che diciamo NO alla “deforma” della Costituzione. Non per mandare a casa Renzi, del quale non ci importa proprio niente: non è infatti solo lui che “attenta” alla Costituzione. Sono anche tutti quelli che voteranno si, a incominciare dagli industriali. Perché la deforma della Costituzione voluta dal popolo, adesso lo vogliono i padroni. Per questo votiamo NO. Non abbiamo niente contro i padroni, ma facciano quello che sanno fare: si impegnino nelle aziende e creino ricchezza per tutti e nuovi posti di lavoro. Smettano di invadere un campo meno congeniale alla loro vocazione: la democrazia ha poco a che spartire con l’accaparramento della ricchezza. Cumulino pure beni patrimoniali, ma non dissolvano il bene civile più grande che abbiamo: la democrazia. E’ per questo che votiamo NO: perché non tutti i NO sono uguali.

da montenovonostro

 

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